WindTre è favorevole alla rete unica per portare la connessione Internet in tutto il Paese, ma a patto che la nuova società abbia “un modello di business wholesale only”. Lo ha ribadito in un’intervista a DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School Jeffrey Hedberg, amministratore delegato di WindTre, dopo l’apertura del confronto con Governo e Cdp sul progetto di rete unica che coinvolge Tim e Open Fiber.
“Il Governo – ha affermato Hedberg – ha condiviso con gli operatori la propria determinazione ad accelerare in tutto il Paese la diffusione della banda ultra-larga basata sulla fibra ottica.
Noi siamo molto favorevoli, è un obiettivo importante per tutto il Paese: sia per le famiglie sia per le imprese.
L’Italia può ricoprire un ruolo importante nella Gigabit society che si va costruendo in Europa, se non rallenta e continua invece a investire sulle infrastrutture digitali.
WindTre c’è e ci sarà. Abbiamo segnalato al Governo, insieme con altri operatori, che una società nuova, creata per realizzare un’infrastruttura unica, deve avere un modello di business wholesale only, cioè che non faccia il fornitore e il concorrente al tempo stesso e garantisca a tutti parità di condizioni di accesso alla rete”.
Di fatto, Hedberg ha ribadito la posizione già espressa nei giorni scorsi nel recente incontro insieme agli Olo con i vertici di Cdp e Tim.
I principali Olo italiani, nelle persone dei rispettivi ad di Sky Italia Maximo Ibarra, di Vodafone Italia Aldo Bisio e appunto di Jeffrey Hedberg, hanno ribadito la loro posizione sul progetto di Tim per la rete unica: il principio cardine della nuova entità sono l’autonomia e il fatto che il nuovo soggetto non sia verticalmente integrato. Concetti peraltro ribaditi, in via generale, anche dalla vicepresidente della Commissione Ue e titolare della Concorrenza Margrethe Vestager.