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Il 19 aprile 2011 il progetto DL.org, coordinato dall’ISTI-CNR, ha affrontato la review finale da parte della Commissione Europea ricevendo un convinto riconoscimento del successo da esso raggiunto nell’ affrontare uno dei temi più critici per lo sviluppo del campo delle biblioteche digitali: l’interoperabilità. Il raggiungimento dei concreti obiettivi del progetto è stato possibile grazie alla mobilitazione internazionale che il progetto ha saputo suscitare producendo come risultato due documenti che costituiscono le fondamenta per il futuro sviluppo delle biblioteche digitali: The Digital Library Reference Model e The Digital Library Technology and Methodology Cookbook.
Nel mondo dell’informazione sempre più connesso in rete, il concetto di interoperabilità è diventato pervasivo: se è necessario far cooperare due o più sistemi per il raggiungimento di un fine, essi devono essere resi interoperabili risolvendo le loro diversità di funzionamento, sia piccole che grandi. Finanziato dalla Commissione Europea, il progetto DL.org (il cui nome completo è “Digital Library Interoperability, Best Practices and Modelling Foundations”) ha affrontato le difficili tematiche dell’interoperabilità in riferimento alle biblioteche digitali. Questi sistemi, malgrado il suono quasi familiare del loro nome, sono diventati oggi strumenti fondamentali per affrontare in chiave moderna le esigenze di ricerca e di lavoro di numerose imprese umane. Partner del progetto sono stati, oltre all’ISTI-CNR (cordinatore), l’Università di Atene, l’Università di Glasgow e la società Trust-IT Services Ltd. Ai suoi lavori hanno anche partecipato più di 50 esperti provenienti da una variegata comunità interessata al mondo delle biblioteche digitali, della quale fanno parte scienziati del mondo della ricerca e dell’industria, nonché bibliotecari, docenti, e studenti. I gruppi di lavoro nei quali questi esperti sono stati organizzati hanno affrontato il tema della interoperabilità partendo dalla caratterizzazione del campo delle biblioteche digitali data dal DELOS Digital Library Reference Model (pubblicato inizialmente nel 2008), concepito per dare fondamenti a questo campo.
Guidati dalla struttura concettuale del Reference Model, i gruppi di lavoro hanno operato un esame accurato dei sei concetti principali in esso definiti: Contenuto Informativo (Content), Funzionalità (Functionality), Utenti (User), Politiche di gestione (Policy), Qualità del servizio (Quality) e Architettura (Architecture). Il loro lavoro ha contribuito ad aumentare la chiarezza e operatività delle nozioni fondamentali che questo documento intende offrire alla concezione e al progetto delle biblioteche digitali. Come risultato di questa collaborazione è stata prodotta una nuova versione del Digital Library Reference Model, arricchita di una nuova sezione, la Digital Library Reference Model Conformance Checklist. Quest’ultima costituisce una guida per i progettisti e gli amministratori di sistema impegnati a valutare quanto una biblioteca digitale sia conforme al Reference Model.
Quale è l’importanza di questo documento? Per rendere interoperabili sistemi diversi è necessario una chiara e dettagliata conoscenza delle caratteristiche dei loro diversi componenti. Il Reference Model fornisce gli strumenti concettuali per descrivere le biblioteche digitali e comprenderne il funzionamento dando così la possibilità di confrontarle identificando somiglianze e differenze. Il suo fine è la valutazione dei problemi di interoperabilità, primo passo verso la loro soluzione. Il secondo passo è la ricerca della miglior soluzione a tali problemi, ed esso è certamente aiutato dalle indicazioni contenute in un secondo documento prodotto nell’ambito del progetto DL.org, il Digital Library Technology and Methodology Cookbook, un documento pensato e strutturato per raccogliere e descrivere le esperienze più significative e i prodotti che hanno permesso di ottenere i migliori risultati nella soluzione dei problemi di interoperabilità.
Maggiori informazioni sul progetto DL.org e sui suoi risultati principali possono essere trovati agli indirizzi:
www.dlorg.eu
referencemodel.dlorg.eu
cookbook.dlorg.eu