Il primo semestre del 2020 si è chiuso con la pandemia di Covid-19 ancora in grado di manifestare i suoi effetti peggiori non solo sulla salute delle persone, ma anche sulle imprese e l’economia nel suo insieme.
Il nuovo documento prodotto dall’Area Studi Mediobanca è dedicato proprio all’impatto del virus sui bilanci i 150 multinazionali industriali globali, con fatturato superiore ai 3 miliardi di euro, e 25 società industriali di servizi dell’indice FTSE MIB.
Effetto virus sulle multinazionali
Complessivamente, lo studio ha rilevato una flessione di fatturato pari a -6,6%, rispetto al primo semestre del 2019, con delle eccezioni.
Ad esempio, flessibilità e capacità di adattamento, hanno favorito l’ascesa delle società web & software o WebSoft che hanno registrato un +17,6% rispetto al primo semestre 2019, seguite dalla GDO (+9,6%), con il consolidamento del canale dell’ecommerce e dal settore elettronico (+5,6%), che ha beneficiato dell’aumento del livello globale di digitalizzazione, sempre più centrale per la ripresa.
In pareggio il comparto dei pagamenti digitali, che ha segnato nu +0,4%, mentre perdono qualcosa le società di telecomunicazioni, che registrano un -3,9%.
Positivo anche il risultato operativo (ebit) per tutti i settori GDO (+24,7%), Elettronica (+12,0%) e WebSoft (+2,4%).
La pandemia nel primo semestre
La pandemia del Covid-19, si legge nel commento al testo, ha avuto un enorme impatto sull’economia reale nel 1H 2020, in Italia così come nel resto del mondo.
Il primo semestre del 2020 è stato, infatti, molto complicato, a causa soprattutto di un secondo trimestre da dimenticare e con impatti più pesanti del primo.
L’andamento non è stato uguale per tutte le multinazionali: le aziende che generano la maggior parte del loro fatturato in Cina e nel resto d’Asia hanno registrato, in buona parte, una ripresa delle vendite a partire da aprile 2020, mentre chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe ha subìto il calo più consistente tra marzo e maggio 2020.