France Telecom presenta il nuovo piano strategico in 2 fasi. ‘Adattarsi per conquistare’

di Alessandra Talarico |

Una prima fase di 'adattamento' sarà seguita da una fase di 'conquista'. Annunciate anche dismissioni di asset in cui il gruppo non esercita ruoli operativi.

Francia


Stephane Richard

France Telecom ha presentato agli investitori le ambizioni strategiche e finanziarie per il periodo 2011-2015. Un piano articolato in due fasi, con prospettive di crescita, di Ebitda e di investimenti differenti.
Nella prima fase di ‘adattamento‘ (2011-2013) il gruppo investirà massicciamente nelle reti per rispondere ai “nuovi usi e ai nuovi bisogni” dei clienti e per rafforzare la propria posizione sui mercati, oltre che “per monetizzare tutte le opportunità di crescita identificate”.
Una seconda fase di ‘conquista‘ (2014-2015), sarà concentrata sull’accelerazione della crescita dei profitti e del flusso di cassa operativo, grazie agli investimenti realizzati nella fase precedente.

La prima fase, ruota a sua volta su tre assi: sul periodo 2011-2013, il gruppo punta su una crescita composita annuale dello 0,6% e sul raggiungimento di un Ebitda cumulato di 45 miliardi di euro, grazie anche all’accordo con Deutsche Telekom nel campo degli acquisti, che permetterà alla società di risparmiare 3 miliardi di euro da qui al 2015 rispetto ai costi del 2010. Previsto, quindi, un massiccio piano di investimenti volto a migliorare il posizionamento del gruppo, a consolidare il suo vantaggio competitivo in materia di soddisfazione dei clienti e a monetizzare le nuove opportunità di crescita.

Sul periodo 2011-2013, France Telecom conta di investire 18,5 miliardi di euro, incluso 1 miliardo di euro per lo sviluppo della fibra in Francia, pari a un livello medio di investimento sul fatturato del 12,6%.

Tenendo conto di questi elementi, il gruppo prevede un cash flow operativo cumulato (EBITDA – CAPEX) nell’ordine di 27 miliardi di euro.

 

Per il periodo successivo, France Telecom punta su un tasso di crescita del fatturato del 2,7% e del 3,4% per quanto riguarda l’Ebitda. Tra il 2014 e il 2015 saranno fatti investimenti per 10,8 miliardi di euro ed è prevista una crescita del 9% del flusso di cassa operativo.

Riguardo invece gli asset esteri, la società ha annunciato che saranno cedute le partecipazioni di minoranza nelle quali non esercita un ruolo operativo, confermando anche la volontà di aumentare i dividendi (che nel periodo 2011-2012 si attesteranno a 1,40 euro per azione) in caso di disinvestimenti significativi.

 

“Le prospettive economiche dei paesi in cui siamo presenti, l’evoluzione favorevole del contesto normativo, la crescente qualità della nostra rete, le nuove opportunità di crescita identificate oltre alla strategia di partenariato con tutti gli attori dell’ecosistema digitale sono tutti elementi che supportano le nostre ambizioni al 2015. I nostri 170 mila dipendenti apporteranno, lo so, tutta la loro competenza e le loro energie per il raggiungimento di questi obiettivi”, ha affermato il presidente Stéphane Richard.

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