Il decreto Semplificazioni è legge. Pubblicato in Gazzetta ufficiale e approvato dal Consiglio dei Ministri, il provvedimento introduce un quadro di misure organiche volte a facilitare la ripresa economia del Paese dopo l’emergenza Covid-19.
Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, ma come ha commentato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, questo decreto “è parte integrante del progetto di rilancio del Paese”.
Semplificazioni e imprese
Oltre ai numerosi articoli dedicati alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione (PA), il testo contiene anche diversi interventi dedicati all’industria 4.0, con un potenziamento della “Nuova Sabatini”, alla green economy, alla tutela ambientale, alla banda ultralarga e allo sviluppo delle tecnologie emergenti.
Nel decreto è previsto “l’aumento dell’importo erogato in un’unica soluzione”, anziché nelle sei precedentemente previste, della “Nuova Sabatini” (contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali) e la semplificazione dell’incentivo per le imprese del Mezzogiorno, con la possibilità di utilizzo dei fondi europei.
Saranno introdotte nuove misure per la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultralarga, “prevedendo procedure autorizzative semplificate per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione”.
Previste misure per l’innovazione, volte a semplificare e favorire le iniziative che riguardano le sperimentazioni mediante l’impiego delle tecnologie emergenti, e per favorire l’utilizzo della posta elettronica certificata (Pec) nei rapporti tra PA, imprese e professionisti, con l’obiettivo di agevolarne l’operatività.
Sostenere la green economy e la tutela dell’ambiente
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, la digitalizzazione delle infrastrutture e, più in generale, la transizione energetica ad un’economia decarbonizzata, il decreto introduce “la razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA) associate alle opere pubbliche e la razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali”.
Previste diverse “semplificazioni” in materia di interventi su progetti o impianti esistenti, alimentati da fonti di energia rinnovabile, anche quelli in corso di incentivazione; in materia di norme per la realizzazione di punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici, al fine al fine di favorirne la diffusione nel territorio nazionale.