Digital Agenda: oggi giornata mondiale dell’IPV6. Il portale ‘Europa’ già accessibile col nuovo protocollo

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Il nuovo protocollo, che rende il web 'a prova di futuro', presenta molti vantaggi dal punto di vista tecnico. La migrazione è costosa, ma l'ammodernamento delle apparecchiature IT taglierebbe sensibilmente la spesa.

Unione Europea


IPv6

In occasione della giornata mondiale dell’IPv6 la Commissione europea rende il portale “Europa” accessibile agli utenti del Protocollo Internet versione 6 (e a quelli dell’IPv4).
L’IPv6 è stato introdotto per rendere internet ‘a prova di futuro’: a breve, milioni di dispositivi (smartphone, automobili, contatori elettrici ed elettrodomestici) si collegheranno alla rete, insieme ai miliardi di sensori che costituiscono la cosiddetta “Internet degli oggetti” e che si connetteranno per scambiare informazioni, dando vita a un’intera generazione di nuovi servizi intelligenti, ognuno dei quali richiederà un indirizzo IP. Con la disponibilità di molti miliardi di indirizzi IPv6, la crescita futura di Internet è assicurata.

 

Il funzionamento di Internet si basa, infatti, sul trasferimento di dati in piccoli pacchetti che vengono indirizzati in modo indipendente attraverso diverse reti, secondo quanto specificato da un protocollo internazionale di comunicazione noto come Protocollo Internet. Nel 1984 sono stati resi disponibili sul Protocollo Internet versione 4 (IPv4) oltre 4 miliardi di indirizzi, ma vista la domanda sempre crescente di nuovi servizi Internet, l’ultimo indirizzo IPv4 è stato assegnato a febbraio 2011. L’adozione dell’IPv6 renderà disponibile un numero di indirizzi Internet pressoché illimitato per fare fronte alla crescita esorbitante di nuovi servizi in futuro. Rendendo il proprio sito accessibile al protocollo IPv6, la Commissione europea intende essere di esempio e si augura di spingere altri settori pubblici a fare pressioni sulle imprese e i produttori europei affinché rendano i nuovi servizi intelligenti e i server compatibili con questo protocollo.

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, ha esortato i governi, i fornitori di servizi e contenuti Internet e qualsiasi impresa svolga attività commerciali su Internet a passare al più presto all’IPv6, “…altrimenti l’Europa si troverà ad affrontare una situazione insostenibile: enormi distorsioni del mercato, Internet più lenta e ripercussioni negative sull’innovazione.”

“La Commissione europea  – ha sottolineato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazione – è tra i primi a indicare la via da seguire rendendo il portale “Europa” accessibile agli utenti dell’IPv6 nella giornata dedicata al nuovo protocollo. Grazie a questo primo passo potremo individuare gli eventuali problemi e avanzare verso la piena diffusione dell’IPv6″.

Il nuovo protocollo presenta molti vantaggi dal punto di vista tecnico, come una diffusione più semplice della sicurezza IP, il routing standard e la funzione “plug and play”. La migrazione, ha spiegato la Commissione, è costosa, ma l’ammodernamento delle apparecchiature IT per renderle compatibili con il protocollo taglierebbe sensibilmente la spesa.

A oggi, solo il 2% circa del traffico Internet è compatibile con l’IPv6 e occorre pertanto aggiornare l’infrastruttura esistente per evitare che Internet diventi più lenta proprio a causa del suo successo; questo avrebbe a sua volta ripercussioni negative sulla crescita dell’economia, diminuirebbe le possibilità di innovazione nel settore dei servizi e delle applicazioni Internet e creerebbe un rischio di distorsioni del mercato a causa della rivendita di indirizzi IPv4 già attribuiti ma non utilizzati.

Il 17 giugno 2011 la Commissione europea organizzerà un seminario dedicato all’IPv6 nell’ambito dell’Assemblea sull’Agenda digitale e finanzierà un vasto progetto pilota inteso a favorire l’impiego dell’IPv6 da parte della pubblica amministrazione. La Commissione ha già investito oltre 100 milioni di euro nelle attività di ricerca e di sensibilizzazione legate all’IPv6. La rete europea della ricerca GEANT è già interamente compatibile con IPv6.

Sito internet IPv6

Sito internet dell’Agenda digitale

Sito internet di Neelie Kroes
 

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