Smartphone e tablet sanciranno la fine dei Pc? Esperti divisi, ma i produttori corrono ai ripari

di Alessandra Talarico |

Il Pc è morto? Viva i Pc! Le vendite continuano a crescere grazie ai mercati emergenti, ma saranno superate quest'anno dagli smartphone. I produttori - Microsoft e Intel in primis - hanno svelato le loro contromosse.

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Smartphone sempre più sofisticati e potenti, tablet, cloud computing: secondo molti esperti hi-tech, le nuove tecnologie e i dispositivi di ultima generazione per la connessione a internet finiranno per mandare presto in pensione i gloriosi Pc…o forse no!

Sulla scia dei proclami resi a più riprese da esperti più o meno qualificati circa la prossima ‘morte’ dei personal computer e l’avvento di un mondo ‘post-Pc’, le aziende del settore internet e hi-tech si sono scapicollate alla ricerca di un nuovo scenario, fatto di dispositivi di ogni tipo – dagli smartphone alle connected Tv – in grado di connettersi alla rete e trasformarsi in punti di accesso alle informazioni digitali. Tutti dispositivi basati sul ‘cloud’, termini con cui si indicano dei centri dati remoti che gestiscono l’archiviazione e l’elaborazione dei dati.

La verità, in riferimento alle rivendicazioni sulla morte del Pc, come sempre sta nel mezzo: i Pc, dopo 30 anni di vita, tengono ancora botta, ma è anche vero che sta rapidamente scemando la loro influenza dominante sulla vita digitale delle persone.
Quest’anno dovrebbero essere venduti circa 400 milioni di Pc, grazie all’adozione nei paesi emergenti, ma il dibattito è aperto sull’impatto dei tablet sulle vendite complessive. E, per la prima volta quest’anno, a 4 anni dal lancio dell’iPhone, le vendite di smartphone supereranno quelle di computer.

 

Entro la fine di quest’anno dovrebbero essere venduti tra 50 e 80 milioni di tablet: un range abbastanza ampio che evidenzia ancor di più quanto incerti siano gli analisti sul livello e sulla velocità di adozione di questi nuovi device, portati al successo dal lancio dell’iPad di Apple.
Secondo Goldman Sachs, “…i tablet sono una delle forze più dirompenti arrivate sul mercato del personal computing negli ultimi tre decenni”. Una forza che ha cannibalizzato gli altri settori con una velocità mai riscontrata prima, come dimostra il fatto che dal lancio dell’iPad, nel 2010, le vendite di Pc sono scese significativamente. Una tendenza che continuerà nei prossimi due anni a tutto svantaggio di Pc e dei notebook.

Si tratta, tuttavia, di previsioni simili a quelle fatte a suo tempo per i netbook, che però sono presto caduti nel dimenticatoio.

Il duo Microsoft-Intel che continua a dominare il mercato Pc, ha comunque iniziato a preparare le contromosse: all’inizio di questo mese, il gruppo di Redmond ha svelato la prossima versione di Windows concepita, per la prima volta, per essere eseguita sui tablet e con un’interfaccia adatta al mondo dei dispositivi mobili touchscreen, ma in grado di gestire anche tutte le applicazioni correntemente usate su un Pc.

Intel, il mese scorso, ha presentato il progetto definito ‘ultrabook‘, un dispositivo ultraleggero che secondo la società di Santa Clara prevede possa raggiungere il 40% delle vendite di laptop entro il prossimo anno.

“I Pc – ha spiegato Pat Gelsinger, ex chief technology officer di Intel – non sono più il fulcro attorno a cui ruota l’innovazione nell’industria hi-tech”. Gli sviluppatori hanno smesso di realizzare software ad hoc e stanno producendo applicazioni in grado di essere eseguite su più dispositivi. “Il Pc – ha aggiunto Gelsinger – è ormai considerato come un device in più. L’intero ecosistema di sviluppo è andato oltre”.

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