Cellulari: consolidamento in vista. Motorola cerca partner per rafforzarsi nei software

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Produttori che si acquistano uno con l'altro per creare scala, ha detto il Ceo Sanjay Jha, portano avanti una strategia miope e con scarse possibilità di successo. L'unione tra fornitori hardware e software, invece, 'offre molte opportunità'.

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Sanjay Jha

I rumors circolati la scorsa settimana su una possibile acquisizione di RIM da parte di Microsoft  o di Dell (leggi articolo Key4biz), sembrano dar forza alle ipotesi di una nuova ondata di consolidamento nel settore dei cellulari. Le indiscrezioni hanno riguardato anche la divisione Mobility di Motorola (quella che si occupa, appunto, della produzione dei dispositivi), che secondo gli analisti è sottovalutata, ma che sta facendo fatica a reggere il passo di crescita di iPhone e Android.

Il Ceo di Motorola Sanjay Jha ha deciso quindi di anticipare le speculazioni, dichiarando che ci sarà un consolidamento, ma riguarderà una combinazione hardware-software – come nel caso dell’accordo tra Microsoft e Nokia – piuttosto che una fusione con un altro produttore.

 

In una intervista a Fortune, Jha ha affermato che la società ha già sperimentato il consolidamento nella catena delle forniture e nella base clienti. Riguardo, però, la produzione dei dispositivi “…Non sono convinto che l’acquisto di un produttore da parte di un altro produttore sia il modo migliore per creare valore per gli azionisti”. Il consolidamento tra fornitori di contenuti e produttori di hardware e software, invece, “offre molte opportunità e può creare valore per gli azionisti e differenti strutture per il settore”.
Jah ha portato proprio l’esempio dell’alleanza tra Microsoft e Nokia e l’acquisto di Palm da parte di HP.

 

Produttori che si acquistano uno con l’altro per creare scala, ha detto ancora, portano avanti una strategia miope e con scarse possibilità di successo.

“Le dimensioni sono un elemento importante in qualsiasi settore, ma negli ultimi 30 anni la correlazione tra quota di mercato e redditività è stata molto debole. La relazione più importante – ha aggiunto – è quella coi consumatori, la loro fedeltà al marchio”.

Ruferendosi, quindi, ad Apple, Jah ha sottolineato che la sua assoluta supremazia nel mercato potrebbe essere anche la sua rovina: “direi che la scala e l’innovazione non sempre vanno d’accordo. La difesa della market share e altre azioni difensive sono utili per iniziare a indirizzare la cultura e la strategia di un’azienda”, ha affermato e, spiegando di non riferirsi alla società di Cupertino ha però aggiunto: “la dimensione che si raggiunge con quel livello di successo molto spesso è l’inizio del declino”.

Anche riguardo le prospettive future della sua stessa azienda, Jah si è mostrato molto cauto e ha ammesso di non essere sicuro che Motorola Mobility potrà rimanere a lungo indipendente. “Spero tanto che lo resteremo. Credo che la nostra strategia sia quella giusta e distribuiremo agli azionisti il valore che abbiamo promesso”, ha detto, sottolineando di essere comunque favorevole a creare relazioni più strette con qualche specialista in software, che potrebbe aiutare la società a guadagnare terreno in questo ambito.

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