GPS: presto in dotazione alla Polizia per localizzare criminali. Attesa per sentenza Corte Suprema

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Si attende per le prossime settimane la decisione della Suprema Corte americana in relazione alla possibilità o meno per la polizia di utilizzare tecnologia GPS, utile per localizzare e arrestare criminali in tutta la nazione. A chiamare in causa una delle più importanti istituzioni degli Stati Uniti è stato lo stesso presidente Barack Obama, che pochi mesi or sono aveva sottolineato in un suo discorso l’utilità di utilizzare tecnologie di geolocalizzazione per tracciare gli spostamenti di sospetti e criminali.

In America tracciare persone, anche se per indagini di Polizia, non è consentito dalla carta costituzionale, che difende a spada tratta il diritto alla privacy. A sancirlo è il quarto emendamento e i gruppi per i diritti e le libertà civili hanno già annunciato battaglia per la difesa di tale principio.

Il Global Positioning System, o GPS, è un sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal Dipartimento della difesa statunitense. Nei modelli per uso civile devono essere presenti alcune limitazioni nella precisione delle rilevazioni: massimo 18 km per l’altitudine e 515 m/s per la velocità, per impedirne il montaggio su missili.

L’utilizzo di dispositivi GPS è particolarmente importante, hanno affermato dal Dipartimento di Giustizia USA, soprattutto nelle fasi preliminari di un’indagine. Ancora una volta, come ha ribadito Obama ad aprile, c’è da chiarire l’ennesimo dilemma relativo alla privacy nell’era digitale.

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