Estromettere le tecnologie di Huawei per la realizzazione delle nuove reti 5G nel Regno Unito a partire dal 2023 sarebbe impraticabile e costerebbe agli operatori britannici un conto extra di più di un miliardo di sterline per la rimozione delle apparecchiature tecnologiche esistenti fornite dal produttore cinese. Lo scrive The Telegraph.
Secondo gli esperti interpellati dal quotidiano inglese il blocco di Huawei rischia di causare problemi alle riparazioni e agli aggiornamenti tecnologici delle reti esistenti, perché costringerebbe gli operatori alla rimozione a loro spese (a costi salatissimi) di sistemi del tutto utilizzabili e operativi.
Nei giorni scorsi è emersa l’intenzione di Boris Johnson di estromettere Huawei dal 5G nel Regno Unito. E’ quanto emerge da diversi articolo comparsi sulla stampa britannica, dal The Guardian al Daily Telegraph, secondo cui il primo ministro starebbe per annunciare pubblicamente la decisione di mettere da parte completamente il produttore cinese dai fornitori di apparecchiature 5G in Uk entro il 2023.
Per il momento, non ci sono ancora conferme di una decisione ufficiale da parte del governo di Londra.
Nella querelle, come riporta il Financial Times, è intervenuta anche Vodafone Uk, contraria all’esclusione totale di Huawei dal novero dei fornitori per il 5G nel Regno Unito. Secondo la compagnia, vietare l’utilizzo delle tecnologie cinesi costringerebbe le telco britanniche a spendere parecchi miliardi per sostituire tecnologie già presenti nelle reti attualmente in uso e sancirebbe l’addio alle ambizioni del Regno Unito di guidare la corsa globale al 5G.
L’operatore EE (BT) ha reso noto che semplicemente limitando al 35% l’utilizzo di tecnologie Huawei, escludendole del tutto dalla parte core del network per le nuove reti 5G, costerebbe 500 milioni di sterline extra.