Quote rosa: Deutsche Telekom mantiene le promesse. Due donne nel board

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Da ottobre le operazioni europee (Germania esclusa) saranno affidate a Claudia Nemat, 42 anni, mentre dal prossimo anno Marion Schick, 52, prenderà il posto di Thomas Sattelberger come responsabile delle risorse umane.

Unione Europea


Renè Obermann e Angela Merkel

Lo aveva annunciato lo scorso anno il Ceo Renè Obermann, decidendo di inserire le ‘quote rosa’ per garantire che entro il 2015, il 30% dei posti dirigenziali sia affidato alle donne: il gentil sesso può fare la differenza nel futuro del business.

Ora, dalle parole, il principale operatore europeo di telecomunicazioni è passato ai fatti: da ottobre le operazioni europee (Germania esclusa) saranno affidate a Claudia Nemat, 42 anni, mentre dal prossimo anno Marion Schick, 52, prenderà il posto di Thomas Sattelberger come responsabile delle risorse umane.

 

Deutsche Telekom è il maggiore gruppo Tlc d’Europa e anche la prima azienda tedesca quotata in Borsa a mettere in atto una simile misura, considerata un primo timido passo verso la riduzione di un gap sociale ed economico di cui la Germania – nonostante il cancelliere Angela Merkel – è simbolo emblematico.

Il tasso di occupazione femminile in Germania è dell’11% inferiore a quello maschile e, secondo uno studio dell’istituto di ricerche economiche DIW, solo il 2,5% dei posti dirigenziali nelle 200 maggiori aziende del Paese è occupato da donne, le quali, in media, guadagnano il 23% in meno degli uomini.
 

La quota annunciata da Obermann sarà applicata ai posti dirigenziali, dove attualmente non compare nessuna donna, come per la stragrande maggioranza delle società che compongono l’indice Dax della Borsa di Francoforte, tra le quali soltanto Siemens conta una presenza femminile nel consiglio di amministrazione: “Con più donne alla guida, saremo semplicemente migliori”, ha detto Obermann.

Non si tratta dunque, ha aggiunto, della “applicazione di un egualitarismo male interpretato”, quanto di “…una questione di equità sociale e un’assoluta necessità per il nostro successo”.

Claudia Nemat e Marion Schick, ha affermato ancora Obermann, “hanno tutte le necessarie competenze professionali e personali per guidare nei prossimi anni la ristrutturazione di due aree chiave del gruppo”.

La Nemat, proveniente dalla McKinsey & Co dove era responsabile delle questioni tecnologiche per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, sostituirà Guido Kerkhoff, che da marzo ha lasciato DT per diventare responsabile finanziario della ThyssenKrupp.

La divisione della quale si andrà a occupare ha generato nel 2010 un fatturato di 16,8 miliardi di euro, pari al 29% dei profitti totali del gruppo tlc. La sua importanza strategica è destinata ad aumentare nel prossimo futuro anche alla luce della vendita della divisione americana T-Mobile ad AT&T per 39 miliardi di dollari, mentre l’Ebitda nel primo trimestre è sceso del 23% a causa dell’emorragia di clienti in Grecia e Ungheria.

 

La Schick ha ricoperto finora diversi ruoli politici: è stata ministro dell’educazione e della cultura per lo Stato del Baden-Wuerttemberg e ha diretto l’Università di Monaco dal 2000 al 2008.

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