Brasile
Il focus sul Brasile e sull’apporto economico dell’America Latina è al centro del piano triennale 2011-2013 e nell’ambito delle strategie di crescita su questi mercati Telecom Italia ha annunciato oggi un accordo per l’acquisizione, dalla Companhia Brasiliana de Energia, del gruppo AES Atimus, fornitore di infrastrutture tlc negli stati di San Paolo e Rio de Janeiro, le aree maggiormente popolate e ricche del paese sudamericano, dove si realizza il 27% del Pil nazionale. Per l’operazione, che dovrebbe essere finalizzata entro il quarto trimestre del 2011, la società ha messo sul piatto 700 milioni di euro.
L’acquisizione, puramente industriale e infrastrutturale, avverrà per cassa, grazie anche ai proventi derivanti dalle dismissioni di piccoli asset non più strategici, e non comporta assunzione di indebitamento.
Il presidente esecutivo Franco Bernabè, presentando l’accodo alla stampa, ha sottolineato che la società sta rivedendo il proprio portafoglio per focalizzarsi ulteriormente sui mercati a più forte crescita e prevede nuove dismissioni di attività non strategiche.
“In un portafoglio importante come il nostro – ha sottolineato Bernabè – ci sono asset minori. Il ‘core’ sono le infrastrutture, l’accesso e il mobile. Tutto il resto defocalizza. Stiamo facendo – ha aggiunto – una revisione del portafoglio, per focalizzarci ulteriormente”.
Con una nuova tornata di dismissioni ‘minori’, ha aggiunto, “contiamo di mantenere gli obiettivi di indebitamento che ci eravamo prefissi”, ha spiegato Bernabè, facendo poi notare che l’indebitamento netto è sceso più velocemente del previsto: “Sta sovraperformando le nostre stime, stiamo andando molto bene in termini di generazione di cassa”.
Un’acquisizione, dunque, ‘cash positive’, che non modifica l’obiettivo di portare l’indebitamento a 29,5 miliardi a fine anno e che non pregiudicherà il perseguimento di una crescita “disciplinata dal punto di vista finanziario”
“La generazione di cassa di Telecom Italia – ha sottolineato quindi il direttore finanziario della società, Andrea Mangoni, – è in grado di finanziare una rilevante riduzione dell’indebitamento e di consentire alla società di tornare ad avere ambizioni di crescita esterna”.
AES Atimus dispone di un’infrastruttura in fibra ottica di 5.500 km che copre in modo capillare i 21 comuni che costituiscono il tessuto urbano allargato di San Paolo e Rio de Janeiro e nel 2010 ha registrato un fatturato di 211 milioni di reais ed un EBITDA margin del 63%.
Si tratta, ha sottolineato la società in una nota, di “un asset fondamentale per garantire a TIM Brasil un rafforzamento della propria posizione competitiva”.Grazie alle infrastrutture del gruppo, Tim Participacoes potrà infatti estendere e accelerare i servizi a banda larga mobile e beneficiare del fatto di non dover più affittare collegamenti da altri operatori.
La rete in fibra ottica di AES Atimus andrà infatti a integrare l’infrastruttura di Intelig, che Telecom Italia aveva acquisito nel 2009, consentendo sinergie in termini di opex e capex per 1 miliardo di reais in tre anni.
Ieri, intanto, il Cda di Telecom Italia ha deliberato la scissione parziale di Matrix S.p.A. (società controllata al 100%) con trasferimento del ramo d’azienda “Market & Technology Captive” alla beneficiaria Telecom Italia, concludendo l’iter approvativo avviato il 5 maggio 2011 e già comunicato al mercato lo scorso 6 maggio. Il processo di scissione dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre.
Il CdA ha deliberato altresì l’emissione gratuita fino a un massimo di 8.915.442 azioni ordinarie, in forza di apposita delega, a servizio della seconda fase del piano di azionariato diffuso per i dipendenti approvato dall’assemblea del 29 aprile 2010.
Ai dipendenti che lo scorso anno abbiano aderito all’offerta di sottoscrizione a pagamento e abbiano conservato le azioni sottoscritte fino al 29 luglio 2011, subordinatamente al mantenimento del rapporto di lavoro con società del Gruppo, sarà assegnata n. 1 azione gratuita ogni n. 3 azioni sottoscritte a pagamento.
Deliberato, infine l’avvio del piano di attribuzione di strumenti finanziari denominato “Long Term Incentive Plan 2011”, approvato dall’assemblea degli azionisti il 12 aprile 2011. Il Piano consiste in un’iniziativa d’incentivazione di lungo termine nei confronti del Vertice Esecutivo, del Top Management e di una parte selezionata della dirigenza, rispetto al conseguimento di obiettivi di performance predefiniti, correlati all’arco di piano 2011-2013, identici per le tre categorie di beneficiari.
L’avvio del piano è oggetto di apposita comunicazione ex art. 84-bis del Regolamento Emittenti, integrativa del documento informativo pubblicato in data 10 marzo 2011.