Nel pieno rispetto del calendario stabilito, la scorsa settimana si è tenuta l’ultima lezione di CyberChallenge.IT: il programma italiano di formazione per i giovani talenti della sicurezza informatica, organizzato dal Laboratorio Nazionale Cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).
Neanche l’imprevista pandemia globale ha interrotto l’iniziativa che, ormai alla quarta edizione, ogni anno si propone di accompagnare ragazze e ragazzi tra i 16 e i 23 anni lungo un percorso di formazione e sviluppo di competenze specialistiche legate al mondo della cybersecurity.
Grazie alla rapida predisposizione di tutto il materiale didattico, reso fruibile da remoto, e alla riorganizzazione del portale “cyberchallenge.it”, che ha permesso di ospitare sia le video-lezioni che i materiali formativi per gli allenamenti, i 560 allievi hanno così proseguito le lezioni anche da remoto, senza che venisse tolto tempo alla preparazione in vista delle gare locali di fino corso, che si terranno l’8 giugno.
In tale data, presso ciascuna delle 28 sedi che hanno partecipato al progetto (26 università, il Centro di Competenza Cybersecurity Toscano e il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino) si svolgeranno le gare individuali, durante le quali gli allievi dovranno affrontare numerose sfide ispirate ai vari aspetti della sicurezza informatica. Queste andranno dall’ambito software a quello hardware, passando per la crittografia, la sicurezza delle reti e del web e il controllo degli accessi.
I migliori tra gli hacker etici che emergeranno durante le competizioni saranno invitati a confrontarsi in una gara nazionale a squadre e potranno essere successivamente invitati a far parte di TeamItaly, la Squadra Nazionale di Cyberdefender, che partecipa annualmente alla European Cybersecurity Challenge (Ecsc) e che nell’ultima edizione, lo scorso ottobre a Bucarest, ha conquistato il podio meritando il secondo posto.
Ma la strategia del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity, durante l’epidemia di Covid-19 è andata oltre, con la creazione di OpenCyberChallenge.IT: un percorso del tutto nuovo e rivolto agli studenti che, avendo sostenuto il test d’ammissione a CyberChallenge.IT, non erano risultati tra i primi venti delle loro sedi. Se sono 560 i giovani selezionati per l’ammissione alla scuola degli hacker etici (venti per ciascuna sede), ad altri 1.300 è stata offerta l’opportunità – sempre in modo gratuito – sia di accedere alle lezioni e ai materiali didattici preparatori sia di confrontarsi con alcuni dei test del percorso ufficiale. L’iniziativa ha visto finora l’adesione di oltre 430 ragazze e ragazzi.
Talento e competenza dei giovani esperti nazionali di sicurezza informatica sono ampiamente condivisi e riconosciuti anche a livello nazionale: il progetto, che si inserisce all’interno dell’Indirizzo Operativo n. 3 del “Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica”, guidato dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avuto infatti il patrocinio dello stesso Dis e del ministero della Difesa.