VINTI
Tra l’invio di una email e la sua ricezione vengono emessi 19 grammi di anidride carbonica. La media di CO2 prodotta da un automobile in Europa è 140 grammi per chilometro percorso. Sono i dati rilasciati dall’Ademe, l’Agenzia francese per il controllo dell’energia, che colpiscono il lettore per il peso inaspettato dell’impronta ambientale dell’Information Technology e per la scarsa conoscenza del fenomeno da parte dell’utenza del web.
Per ogni messaggio di posta elettronica inviato si produce CO2 che va moltiplicata per tutte le volte che si invia un’email e per tutti i destinatari che si inseriscono. Secondo i calcoli dell’Ademe, mandare otto email equivale alla produzione di CO2 di una macchina che fa un chilometro. Pensiamo a quante ne mandiamo ogni giorno ed è facile immaginare quale contributo negativo diamo noi tutti, per lavoro e nel tempo libero, all’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo.
Ogni giorno, informa il giornale Le Parisien, che ha pubblicato i risultati della ricerca, vengono inviati in media 294 miliardi di messaggi di posta elettronica. Nel 2013 saranno il doppio, oltre 500 miliardi secondo i dati di StatCounter Global Stats. Per farsi un’idea più ampia, infine, in tutto il mondo ci sono 2 miliardi di utenti che hanno un account di posta elettronica per 3 miliardi di indirizzi email attivi da cui possono partire in un anno (2010) 107 trilioni di messaggi. L’ICT, il parco glboale dell’Information & Communication Technology, è responsabile ad oggi di quasi il 3% dell’anidride carbonica emessa in tutto il pianeta.