La trasformazione digitale, con le sue tecnologie e i suoi servizi di nuova generazione, avrebbe dovuto rappresentare uno dei mercati più sicuri e stabili a livello mondiale per gli anni futuri. La pandemia di Covid-19 ha però cambiato le carte in tavola.
Secondo nuove stime IDC, la spesa globale in tecnologie e servizi della trasformazione digitale (DX) sarà comunque sostenuta nel 2020. Nonostante l’impatto negativo del virus sull’economia e le imprese di diversi Paesi del mondo, gli investimenti stimati per l’anno in corso dovrebbero raggiungere i 1.300 miliardi di dollari.
Digitale tra crescita e rischio di crisi
Una crescita del +10,4% per il 2020, dato che potrebbe sembrare positivo, visto il periodo, ma che si posiziona molto al di sotto del +18% di aumento registrato nel 2019.
Quindi, un calo della spesa in tecnologie e servizi DX a livello mondiale è in corso e, secondo lo studio, tra il 2020 ed il 2023 saranno bruciati 500 miliardi di dollari a causa del virus.
I settori DX che più di altri hanno subito e subiranno gli effetti negativi del Covid-19 sono anche gli stessi che già prima mostravano segnali di crescita più deboli.
Chi sale e chi scende
Tra quelli che perderanno qualcosa troviamo i servizi digitali personali e consumer, offerti da alberghi, parchi a tema, casinò e cinema, che per il 2020 potrebbero raggiungere un aumento della spesa DX d circa il +5%, contro il +18,4% del 2019, e anche il manifatturiero, che dovrebbe raggiungere un aumento di spesa per l’anno in corso di poco sotto il +7%, contro il +14,5% del 2019.
Meglio i segmenti delle costruzioni, con un aumento degli investimenti atteso per il 2020 del +16,3%, la sanità e la salute, con un incremento del +15,7%.
Al contrario, quelli che andranno meglio sono per il Report l’automazione, che vedrebbe gli investimenti arrivare a 51 miliardi di dollari quest’anno, e la robotica per il manifatturiero, con 47 miliardi.
A livello di geografia dei mercati, gli Stati Uniti rappresentano ancora un terzo della spesa mondiale in questo comparto, seguiti da Europa e Cina, che vedranno crescere i loro investimenti DX rispettivamente del +12,8% e del +13,6%.