Stati Uniti
Il mercato dei pagamenti via cellulare dovrebbe raggiungere il valore di 670 miliardi entro il 2015 (dai 240 miliardi previsti per quest’anno) e i big impegnati nel settore affilano le armi per ottenerne una fetta più grande possibile.
Oltreoceano, in particolare, Verizon Wireless, AT&T e T-Mobile USA pensano a immettere nella loro joint venture Isis capitali per oltre 100 milioni di dollari, così da contrastare Google che ha fatto il suo ingresso nel settore a maggio (leggi articolo Key4biz).
Gli operatori mobili sono alla ricerca di nuovi canali di reddito che aiutino a compensare il calo dei profitti legati ai servizi tradizionali (anche gli sms ritenuti inossidabili cominciano a risentire della concorrenza dei social network) ed è un dato di fatto che le transazioni via cellulare diventano sempre più popolari, grazie anche alla possibilità di ricevere e riscattare buoni sconto direttamente attraverso i dispositivi mobili.
I servizi del consorzio Isis debutteranno il prossimo anno in diverse città americane e genereranno ricavi dagli inserzionisti, che pagheranno per poter inviare offerte promozionali sui cellulari degli utenti. Nel frattempo i tre operatori che sostengono il sistema hanno intessuto una serie di legami commerciali con i maggiori operatori dell’industria finanziaria, da Visa a MasterCard, da Discover Financial Services ad American Express.
Verizon Wireless, AT&T e T- Mobile USA, dicono i bene informati, starebbero comunque cercando di accelerare il lancio di Isis così da dare filo da torcere al servizio Google Wallet, mentre Visa – maggiore operatore mondiale di carte di credito – sta anche lavorando a un proprio servizio di mPayment e ha recentemente introdotto degli incentivi per incoraggiare i commercianti americani ad adottare i terminali per abilitare i pagamenti via telefonino.
I dettagli circa il funzionamento e il roll out dei servizi Isis sono ancora nebulosi: i tre operatori potrebbero installare un software nei cellulari proposti ai loro clienti così da facilitarne l’adozione e da semplificarne al massimo l’utilizzo.
Nel frattempo, i produttori di cellulari, tra cui samsung e RIM, sono a lavoro per il lancio di nuovi dispositivi a supporto dei sistemi di pagamento: secondo Juniper Research, nel 2014 almeno un cellulare su 5 integrerà la tecnologia NFC (Near Field Communications) – già ampiamente sperimentata in Giappone – che permette uno scambio di dati tra dispositivi elettronici in maniera touch-based, cioè non appena li si sfiora.