Sicurezza: l’Italia si conferma prima fonte di traffico legato agli attacchi da reti mobili

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L'Italia entra per la prima volta nella top 10 mondiale in termini di diffusione di internet, ma in Europa restiamo il Paese con il maggior numero di connessioni a banda stretta.

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Al primo trimestre 2011, l’Italia è entrata per la prima volta nella top 10 dei paesi con maggior diffusione di internet, con una crescita dell’11% rispetto al trimestre precedente. In Europa restiamo tuttavia il paese con il maggior numero di connessioni lente (0,9% sotto i 256 kbps), nonché prima fonte al mondo di traffico legato agli attacchi da reti mobili.

Lo rivela l’ultimo rapporto Akamai sullo stato di Internet relativo al primo trimestre 2011, secondo cui in tutto il mondo il tasso di penetrazione internet è cresciuto del 5,2% rispetto al quarto trimestre del 2010 e del 20% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Nel primo trimestre 2011 sono stati oltre 584 milioni gli indirizzi IP unici, provenienti da 237 Paesi, che si sono collegati alla piattaforma di Akamai (90.000 server distribuiti in 72 paesi, che gestiscono tra il 15 e il 30% del traffico web globale), ma sono i primi 10 Paesi in classifica che costituiscono quasi il 70% degli indirizzi IP totali, a significare che la maggioranza degli indirizzi IP unici nel mondo sono concentrati in un numero di geografie relativamente ridotto.

L’Italia registra 13.632.661 indirizzi IP unici ed evidenziando una crescita dell’11% rispetto al trimestre precedente.

La velocità media di connessione in Italia si attesta sui 3,7 Mbps, con un aumento di 0,3 Mbps rispetto all’ultimo trimestre del 2010. La stragrande maggioranza delle connessioni (85%) supera la velocità di 2 Mbps, mentre solo l’11% si colloca al di sopra dei 5 Mbps (10% nel trimestre precedente), a pari merito con la Spagna e di poco davanti alla Grecia, ultima in classifica.

Le connessioni narrowband (di velocità inferiore ai 256 kbps) sono in calo, nel mondo, del 15%. Nel nostro Paese, tuttavia, le utilizza ancora circa l’1% degli utenti, contro lo 0,3% della Francia.

Riguardo, invece, le connessioni mobili, la velocità media di connessione offerta dai provider va da un massimo di poco più di 6 Mbps a un minimo di 163 kbps. Il primato per la velocità media di connessione più alta nel primo trimestre 2011 spetta a un provider polacco, che scavalca il provider più veloce dello scorso trimestre, proveniente dalla Grecia, sceso al secondo posto.

In Italia esiste un divario di circa 2.5 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3.5 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 6,56 Mbps ai 16.9 Mbps.

Rivela ancora Akamai che l’Italia si conferma come prima fonte al mondo di traffico legato agli attacchi da reti mobili, responsabile del 25% del traffico osservato da Akamai, seppure in discesa rispetto al 30% del trimestre precedente.

Rispetto al trimestre precedente, gli Stati Uniti sono saliti dalla quinta alla seconda posizione, diventando così responsabili del 10% del traffico globale osservato da Akamai. La Russia è inoltre scesa in quarta posizione (7,7% del traffico legato agli attacchi, rispetto al 10% dello scorso trimestre).

Riguardo, infine, la velocità media di connessione delle singole città in tutto il mondo, ancora una volta sono le città asiatiche a dominare la top 100, con Tokai (Giappone) in vetta alla classifica con una velocità di connessione media di 13,2 Mbps.

Le città europee che rientrano nella classifica delle 100 città più veloci al mondo sono 12 in 10 Paesi: una in Norvegia, tre in Romania, una in Repubblica Ceca, una in Olanda, una in Portogallo, una in Spagna, una in Belgio, una in Austria, una in Lettonia e una in Svizzera.

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