Vodafone: Verizon Wireless fa marcia indietro sul dividendo annuale. Delusi gli azionisti del gruppo britannico

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Per il Ceo di Verizon Wireless, Lowell McAdam, la società potrebbe aver bisogno di denaro per nuove acquisizioni o per l’acquisto di spettro. Il versamento del payout sarà deciso di anno in anno.

Stati Uniti


Lowell McAdam

Verizon Wireless ha fatto un passo indietro sulla politica dei dividendi, raffreddando le aspettative degli azionisti Vodafone, che erano quasi certi di un ritorno economico annuale da parte della joint venture americana.

Niente dividendi annuali, dunque: lo ha confermato il nuovo Ceo di Verizon Wireless, Lowell McAdam, al Financial Times. Il motivo di questo ripensamento sta nel fatto che l’operatore – attualmente leader del mercato mobile americano – potrebbe aver bisogno di effettuare l’acquisizione di qualche società rivale o di nuove risorse di spettro.

“Non è in corso una politica del dividendo perché la società potrebbe aver bisogno di acquistare ulteriori porzioni di spettro o qualche altra compagnia e se c’è bisogno di denaro è da li che sarà generato e speso. Valuteremo, quindi, ogni anno e decideremo volta per volta”, ha affermato McAdam.

A luglio, con una decisione ampiamente attesa e più volte sollecitata da Vodafone, Verizon Communications ha dato il via libera al pagamento di dividendi per 10 miliardi di dollari da parte della divisione mobile Verizon Wireless. Vodafone, che riceverà una quota di 4,5 miliardi di dollari (3,1 miliardi di euro), ha già annunciato che verserà ai suoi azionisti 2 miliardi di sterline (2,28 miliardi di euro) entro febbraio. Il resto sarà usato per diminuire il debito della società.

Sarà il primo dividendo della compagnia dal 2005: nonostante il significativo flusso di cassa, Verizon Communications ha infatti bloccato il loro pagamento, preferendo prima appianare i debiti. Molti, tuttavia, hanno considerato questa mossa anche un tentativo di spingere Vodafone fuori dalla joint venture.

Opzione che il gruppo britannico ha più volte scartato respingendo, nel 2006, l’offerta di Verizon Communications di acquisire la sua quota del 45% nella società.

Per placare le annose divergenze tra le due società, McAdam ha anche annunciato che le due società stanno lavorando insieme a diversi progetti, sottolineando che “sarebbe sbagliato escludere la possibilità di un merger in futuro”, anche se non certo nel breve periodo.

Verizon Wireless è stata creata nel 2000 e più volte i due partner sono sembrati sul punto di voler divorziare. Nel 2004, Vodafone ha presentato un’offerta da 38 miliardi di dollari per rilevare la concorrente AT&T Wireless, poi acquisita da Cingular per 40 miliardi di dollari e successivamente ceduta a T-Mobile. Nel 2005, Vodafone riceve quello che a oggi è stato l’ultimo dividendo, del valore di 923 milioni (1,05 miliardi di euro). Nel 2006, quindi Verizon presenta a Vodafone un’offerta per acquisire la sua quota nella joint venture, ma il gruppo britannico non vuole cedere quello che considera uno dei suoi business più remunerativi.

I rapporti tra i due gruppi sono migliorati con l’ingresso di McAdam, che con Vittorio Colao ha intessuto una relazione più pacifica rispetto a quella tra l’ex Ceo Vodafone Arun Sarin e Ivan Seidenberg.

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