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Coronavirus, le migliori iniziative di Employer Branding in Italia

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Molte aziende hanno saputo sottolineare senza retorica l'appartenenza all'organizzazione non solo per valorizzare lo spirito di servizio che ha improntato la vita di queste settimane, ma anche per sviluppare vere e proprie iniziative di Employer Branding.

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Le aziende più avvedute sono quelle che, durante l’emergenza sanitaria, hanno continuato a comunicare e molte lo hanno fatto mettendo – come era giusto – al centro dei loro messaggi le persone.

I propri dipendenti al lavoro per mantenere, nel rispetto delle norme, la continuità dell’impresa, gli abitanti del proprio territorio, l’Italia e tutti quelli che, come recita lo spot di Barilla, si sentono spaesati, ma ancora si sentono un Paese.

In molte hanno saputo sottolineare senza retorica l’appartenenza all’organizzazione non solo per valorizzare lo spirito di servizio che ha improntato la vita di queste settimane, ma anche per sviluppare vere e proprie iniziative di Employer Branding.

L’Employer Branding non è solo efficace quando – come sul profilo Instagram Marriott Careers – vengono messe in luce le ambizioni di carriera che un’azienda può soddisfare insieme all’ambiente di lavoro ed ai benefits che offre, ma soprattutto quando fa sentire parte di un progetto, quando dà il senso dell’appartenenza ad un’organizzazione. Quando Decathlon regala 10.00 maschere da snorkeling perché vengano usate per i ventilatori compie un gesto più forte dei video in cui su Facebook mostra i propri dipendenti vestiti da atleti mentre adempiono ai propri compiti.

Quando Sodexo, su una Pagina Facebook che da anni è incentrata sull’Employer Branding e sulla ricerca della fiducia da parte di clienti e prospect, mostra i propri lavoratori preparare pasti per medici ed operatori sanitari conferisce autenticità alle tante storie che in questi anni hanno messo in scena l’apporto del singolo alla collettività.

Se l’Employer Branding è sempre servito infatti come una strategia volta ad avvicinare talenti e aiutare le Risorse Umane a posizionare l’impresa come un’eccellenza per lavorare e crescere come professionisti, questi tempi mostrano quanto tale strategia possa rendere ancora più compatta un team perché parla alle persone. E’ il messaggio che Snam, sulla propria Pagina Facebook, ha sempre cercato di dare con l’orgoglio ad un asset strategico del nostro Paese e che può rivendicare con ancora più forza in questo frangente.

La comunicazione, si sa, non può però essere di successo se alla base non vi è un’organizzazione che vive in modo autentico ed efficiente la propria vita collettiva ed ecco perché il senso dei progetti di Employer Branding – tra i più belli quelli di Microsoft Life su Facebook e Barilla su Linkedin attraverso l’apposita Scheda Vita – risulta efficace solo se veritiero e se sa confrontarsi con i momenti di crisi: penso che pochi dimenticheranno le tante iniziative che, sotto il profilo dei riconoscimenti economici e dell’attivazione di polizze assicurative contro il Covid-19, hanno visto protagoniste le aziende italiane a partire dall’esempio di Leonardo Del Vecchio e della sua Luxottica.

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