Crisi economica: i tablet costano troppo. Spazio solo per il low-cost?

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I tablet low-cost si stanno accaparrando grosse fette di mercato. Peccano in qualità, ma piacciano ai consumatori che non possono spendere molto.

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Grid 10

Il mercato dei tablet è in pieno fermento. L’obiettivo? Scalzare l’iPad di Apple che regna incontrastato.

Questa settimana Microsoft ha presentato alla Build Conference il sistema operativo Windows 8 pensato anche per i tablet e RIM ha annunciato che le vendite del Playbook sono scese molto al di sotto delle previsioni.

Le prime recensioni sull’OS di Microsoft sono state entusiasmanti anche se per alcuni è ancora troppo presto per capire se potrà essere una ‘killer iPad’.

Del resto anche i tablet che usano il sistema operativo Android di Google non sono riusciti a ritagliarsi un’importante fetta di mercato, sebbene si tratti di dispositivi di alto profilo come il Galaxy di Samsung o lo Xoom di Motorola Mobility.

 

In questo contesto bisogna considerare anche la grande avanzata di piccoli player che stanno tentando di penetrato un mercato che sembra ormai saturo con device low-cost.

Fusion Garage, Memup, Archos, Creative, Yarvick… offrono tablet a 300 euro.

 

Ieri a Parigi, la start-up Fusion Garage di Singapore ha presentato Grid 10: schermo da 10 pollici, memoria da 16 Gb, processore Tegra 2, sistema operativo Android.

Ma la cosa più interessante è il prezzo, che scivola al di sotto dei 300 euro (299 euro), arrivando sul mercato francese dove, secondo GFK, il prezzo medio è di 480 euro.

Chandra Rathakrishnan, CEO di Fusion Garage, ha commentato che c’è una parte di mercato ancora da conquistare, quella appunto dei tablet low-cost.

 

Yarvick, Medion, Creative, Hasee, Viewsonic… I modelli a basso prezzo stanno inondando il settore sia in Europa che in Asia. Senza contare i prodotti senza marchio offerti da distributori come Carrefour o da operatori come Orange.

 

Ma come si possono offrire device a prezzi così bassi? Risparmiando su alcune specifiche, come il sistema operativo (raramente su questi prodotti si trova l’ultima versione di Android), il processore, la memoria, l’autonomia, i materiali o ancora su alcune funzionalità come il Bluetooth, il GPS…

 

Questi tablet registrano maggiori vendite rispetto all’iPad, al Galaxy Tab, al Playbook, a Xoom.

“Gli appassionati di elettronica acquisteranno sicuramente questi device che offrono alte prestazioni. Ma c’è un vasto pubblico che desidera accaparrarsi le ultime novità senza dover spendere una fortuna“, ha spiegato Laurent Samama, direttore commerciale di Memup.

Questo produttore francese ha lanciato lo scorso aprile tre tablet al prezzo compreso tra 139 e 249 euro. Il gruppo ha già venduto quasi 40 mila dispositivi in tutta Europa.

Performance simile per Archos, che offre tablet a 400 euro, registrando ottimi risultati finanziari.

 

Ma questo segmento è destinato a durare? A parte la mancanza di qualità di alcuni device, che presto potrebbe smorzare gli entusiasmi dei consumatori, i player del low-cost dovranno fronteggiare l’avanzata dei giganti dell’elettronica, costretti a ribassare i prezzi per compensare il calo delle domande.

All’inizio di settembre, Lenovo ha annunciato l’uscita di ideaPad A1, un tablet che costerà solo 199 dollari. Anche Motorola ha detto che abbasserà il prezzo di Xoom che in Europa verrà commercializzato a 400 euro contro i 600 inizialmente pagati.

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