Smart working e scuola online hanno fatto passi da gigante in Italia in questa emergenza dovuta al virus, ma sta di fatto che le dotazioni tecnologiche delle famiglie italiane scarseggiano. Lo attesta l’Istat, secondo cui appunto nel periodo 2018-2019, il 33,8% delle famiglie non avevano computer o tablet in casa, la quota scende al 14,3% tra le famiglie con almeno un minore. Solo per il 22,2% delle famiglie ogni componente ha a disposizione un pc o tablet. Lo rileva l’Istat nella ricerca ‘Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi’.
Insomma, il digital divide non è soltanto una questione di carenza di connessioni a banda ultralarga, c’è anche il versante dei device che va affrontato posto che lo smartphone invece è impresindibile.
Il 57% dei ragazzi deve condividere il pc con la famiglia
Negli anni 2018-2019, il 12,3% dei ragazzi tra 6 e 17 anni (850 mila) non ha un computer o un tablet a casa e la quota raggiunge quasi un quinto nel Mezzogiorno (circa 470 mila). Il 57% lo deve condividere con la famiglia. In questi casi meno della metà dei familiari dispone di un pc da utilizzare.
Scuola a distanza? La connessione non basta
Sebbene la maggior parte dei minori in età scolastica (6-17 anni) viva in famiglie in cui è presente l’accesso a internet (96%), non sempre accedere alla rete garantisce la possibilità di svolgere attività come ad esempio la didattica a distanza se non si associa ad un numero di pc e tablet sufficienti rispetto al numero dei componenti della famiglia.
Soltanto il 6,1% dei ragazzi tra 6 e 17 anni vive in famiglie dove è disponibile almeno un computer per componente.
Competenze digitali per 3 ragazzi su 10
Solo 3 ragazzi su 10 hanno competenze digitali elevate Nel 2019, il 92,2% dei ragazzi di 14-17 anni ha usato internet nei 3 mesi precedenti l’intervista, senza differenze di genere. Tuttavia, meno di uno su tre presenta alte competenze digitali (il 30,2%, pari a circa 700 mila ragazzi), il 3% non ha alcuna competenza digitale mentre circa i due terzi presentano competenze digitali basse o di base.
Ragazze più competenti
Le ragazze presentano complessivamente livelli leggermente più elevati di competenze digitali (il 32% dichiara alte competenze digitali contro il 28,7% dei coetanei). Tali differenze sono più marcate se si considerano communication skills (83,3% contro 76,3%) mentre si attenuano per le altre competenze rilevate (information skills, software skills e problem solving skills).
Differenze Nord-Sud
Dal punto di vista territoriale è abbastanza evidente il gradiente Nord – Mezzogiorno, con le regioni del Nord-est che presentano i livelli più elevati su quasi tutte le competenze digitali. I differenziali territoriali sono molto rilevanti per software skills e problem solving skills; si riducono leggermente su information skills e si annullano per communication skills.
Stando ai dati, la
percentuale di famiglie senza computer supera il 41% nel Mezzogiorno, con
Calabria e Sicilia in testa (rispettivamente 46% e 44,4%), ed è circa il 30%
nelle altre aree del Paese.
Più elevata nel Mezzogiorno anche la quota di famiglie con un numero di
computer insufficiente rispetto al numero di componenti: il 26,6% ha a
disposizione un numero di pc e tablet per meno della metà dei componenti e solo
il 14,1% ne ha almeno uno per ciascun componente.
Viceversa, nelle regioni del Nord la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. In particolare a Trento, Bolzano e in Lombardia oltre il 70% delle famiglie possiede un computer, e la quota supera il 70% anche nel Lazio. Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%.
Rispetto alla dimensione del comune, la perentuale più alta di famiglie senza computer si osserva nei comuni di piccole dimensioni (39,9% in quelli fino a 2.000 abitanti), la più bassa nelle aree metropolitane (28,5%). Se si considerano le famiglie con minori, la quota di quante non hanno un computer scende al 14,3%, ma le differenze territoriali risultano ancora più accentuate con valori che vanno dall’8,1% del Nord-ovest (6% in Lombardia) al 21,4% del Sud.