Europa
Come ben sa ogni appassionato di Hercule Poirot, Sherlock Holmes e Lisbeth Salander occorrono indagini accurate per risolvere un misterioso omicidio. A Cracovia (Polonia) Durante la Notte dei Ricercatori UE, giunta quest’anno alla sua 6a edizione e che si svolgerà il 23 settembre in almeno 320 città europee, gli aspiranti “segugi” potranno unirsi a specialisti di scienze forensi per risolvere un rompicapo poliziesco su un omicidio con l’aiuto di test del DNA e di profili psicologici.
Quest’anno, in una manifestazione a Nicosia (Cipro) alcuni scienziati indicheranno quanta della capacità dell’Uomo Ragno di scalare pareti verticali si possa tradurre nella vita reale grazie ai “nanomateriali”. A Roma, intanto, i visitatori del planetario potranno simulare piccole trombe d’aria e comprendere come si generano questi fenomeni naturali. Centinaia di ricercatori di discipline scientifiche diverse esporranno il proprio lavoro al pubblico e illustreranno l’importanza della ricerca e dell’innovazione nella vita quotidiana. La Notte dei Ricercatori è finanziata attraverso le “Azioni Marie Curie” dell’UE nate per promuovere la mobilità, la formazione e lo sviluppo della carriera dei ricercatori. Lo scorso anno, l’iniziativa ha attirato alle proprie manifestazioni 600 000 visitatori.
“La Notte dei Ricercatori dà agli scienziati la possibilità di rivolgersi ai cittadini e al pubblico per trasmettere l’esperienza del mondo della scienza. Durante questa serata unica nel suo genere tutti possono sentirsi uno scienziato. Non riesco a immaginare un modo migliore per stimolare giovani attratti dalla scienza e interessati alla possibilità di una carriera nella ricerca“, sostiene Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.
In molti casi, che visiti le manifestazioni della Notte dei Ricercatori potrà scoprire strutture di ricerca solitamente non aperte al pubblico (come laboratori e centri di ricerca), usare le tecnologie e gli strumenti più recenti sotto la guida di scienziati, partecipare a esperimenti, concorsi, quiz e seguire dimostrazioni e simulazioni.
In tutta Europa, si terranno centinaia di eventi – v. appendice 1 per ulteriori manifestazioni o clicca qui per trovarne una nelle tue vicinanze.
Il valore che la ricerca e innovazione rappresentano per la società e l’economia è stato da tempo riconosciuto dalla UE che, per il periodo 2007-2013, sta investendo più di 50 miliardi di euro nella ricerca. Per il periodo 2014-2020, la Commissione propone di stanziare 80 miliardi di euro per progetti di ricerca al fine di promuovere la creazione di posti di lavoro e rendere l’Europa più competitiva.
Cos’è la Notte dei Ricercatori?
La Notte dei Ricercatori è una delle più popolari iniziative della UE; essa è destinata al grande pubblico, in particolare alle famiglie, ai giovani e a coloro che non riescono a guardare a sé stessi come a degli appassionati di scienza. L’idea è di avvicinarsi al mondo della scienza in modo sperimentale e divertente.
Dal 2005, l’UE ha investito 16,5 milioni di euro nel sostegno alla Notte dei Ricercatori. In 5 anni, grazie alle campagne di sensibilizzazione, le manifestazioni hanno attirato 1,5 milioni di visitatori e raggiunto vari milioni di abitanti. L’UE ha erogato 4 milioni di euro per la Notte dei Ricercatori del 2010, che ha portato 600 000 persone a contatto con eventi riguardanti la scienza; e un importo analogo lo verserà anche quest’anno.
Qual è il legame con la ricerca?
Tra il 2007 e il 2013, l’UE ha stanziato, attraverso il Settimo programma quadro di ricerca (7° PQ), oltre 50 miliardi di euro per la ricerca. 4,7 miliardi di euro sono destinati alle Azioni Marie Curie e 309 milioni di euro all’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Nel 2012, L’UE stanzierà 7 miliardi di euro in sostegno alla ricerca.
Nell’ambito della Strategia Europa 2020, gli Stati membri si sono impegnati a investire entro il 2020 il 3% del PIL nella ricerca (1% di provenienza pubblica e 2% da investimenti delle imprese). Se l’UE vuole raggiungere questo obiettivo, saranno necessari altri incrementi che potranno creare così fino a 3,7 milioni di posti di lavoro e dar luogo a circa 800 miliardi di euro di ulteriore PIL annuale.
Nei prossimi anni, quanto intende investire l’Europa nella ricerca?
Nell’ambito della Strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione, l’Europa continuerà ad investire sempre più nella ricerca. Per il prossimo periodo di spesa (2014-2020), la Commissione propone un aumento del finanziamento del 46% fino a 80 miliardi di euro, rispetto ai 55 miliardi per il periodo 2007-13. Nel quadro di questa proposta, la quota della ricerca e dell’innovazione nel bilancio UE aumenterebbe fino all’8,5% circa, rispetto al 6,7% del 2013.
Verso la fine dell’anno, la Commissione europea presenterà proposte più dettagliate per il nuovo programma Ricerca e innovazione (“Orizzonte 2020”), che comprenderà le Azioni Marie Curie e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.
Maggiori informazioni si trovano sul sito web “Marie Curie” e sul portale dei partecipanti:
http://ec.europa.eu/mariecurieactions
http://ec.europa.eu/research/participants/portal