Spagna
Un’altra novità targata Google potrebbe presto rivoluzionare la catena di valore nel settore della telefonia mobile. La società di Mountain View si appresterebbe infatti a diventare operatore mobile virtuale in Spagna e ha già fornito le Sim ai suoi dipendenti nel paese.
La società, come tutti i MVNO, pur non possedendo infrastrutture mobili proprie, ha acquistato traffico dati all’ingrosso dagli operatori spagnoli, così da imprimere ancora di più il proprio marchio sull’esperienza mobile degli utenti (al momento limitatamente ai suoi dipendenti), abituati a vedere il motore di ricerca abbinato soltanto al sistema operativo Android, presente nei dispositivi di diversi produttori in tutto il mondo.
I test saranno condotti sul Nexus S e – secondo le prime indiscrezioni – pare che siano state prodotte tre tipi di Sim, ognuna con accesso al traffico di tre diversi operatori (Orange, Movistar e Vodafone).
Anche se al momento si tratterebbe solo di un trial volto a offrire ai dipendenti connessioni controllate ed economiche, si presume che non sia certo il risparmio sui costi dei servizi mobili il reale obiettivo del colosso della ricerca online.
Da tempo, infatti, la società cerca una strada per entrare in qualche modo nel business delle telecomunicazioni mobili: al lancio del Nexus One, Google aveva annunciato che lo smartphone avrebbe potuto essere acquistato online da un nuovo negozio virtuale pensato per offrire agli utenti una modalità efficiente per accedere a cellulari Android selezionati, nonché per bypassare i canali di vendita degli operatori.
Il tentativo è comunque fallito e Google ha dovuto affidarsi agli operatori mobili per la vendita del telefonino.
Al momento non si sa se e in che modo il gruppo estenderà il suo progetto agli utenti finali, ma – data la spinta sui servizi VoIP (con Google Voice) e su altre applicazioni data-centriche e l’acquisto di Motorola Mobility – i vantaggi di un maggiore controllo sul traffico telefonico oltre che sui sistemi operativi, sono evidenti a tutti.
Anche Apple, lo scorso anno, aveva tentato un’incursione nel settore delle sim per i cellulari, facendo immediatamente scattare l’allarme tra le aziende di settore in quanto l’operazione avrebbe consentito alla società di ‘sganciarsi’ dalla dipendenza dagli operatori, fin qui proprietari della carta in cui vengono memorizzate tutte le informazioni degli utenti. Il progetto pare sia stato accantonato in favore di un altro piano che avrebbe ricevuto il sostegno dei gestori mobili, ma Apple in realtà non ha mai confermato quelle che sono rimaste solo indiscrezioni.