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Come fare la spesa in tempo di Coronavirus: dal supermercato all’eCommerce

di Massimiliano Dona, Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori |

In molti ci stanno chiedendo consigli pratici su come organizzarsi per gli acquisti, ecco alcuni suggerimenti ispirati dai quesiti che ci giungono più frequentemente.

A giudicare dal fatto che la farina sembra uno dei prodotti più desiderati nella spesa delle famiglie in tempo di Coronavirus, evidentemente gli italiani -forse anche per ingannare il tempo- hanno deciso di tornare alle vecchie e buone abitudini di fare in casa pizza, biscotti torte, crostate e pane.

E’ solo uno dei cambiamenti in atto, certificati dalla incessante attività di ascolto degli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori. Dove non mancano le denunce di abusi e speculazioni, ma -come dirò in conclusione- anche le tante testimonianze della riscoperta di una nuova customer care.

La spesa in tempo del coronavirus

Intanto, per i consumatori, resta importante, una volta di più, fare la spesa in modo intelligente. Così, visto che in molti ci stanno chiedendo consigli pratici su come organizzarsi per gli acquisti alla luce delle restrizioni emanate dal Governo a causa dell’emergenza Covid19, ecco alcuni suggerimenti ispirati dai quesiti che ci giungono più frequentemente.

Indicazioni da leggere, è utile premetterlo, con l’avvertenza che si tratta di consigli da adattare caso per caso con l’obiettivo di rendere il momento della spesa il più “efficace” possibile e, d’altro canto, di ridurre lo stress connesso all’uscita di casa che, ricordiamo, è consentita, oltre che per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute, per assoluta urgenza (se fuori dal Comune), anche per situazioni di necessità (all’interno del Comune) e, quindi, proprio per fare la spesa. 

Resistere all’ansia

Il primo consiglio è quello di resistere alla paura di rimanere “senza scorte” in frigo o in dispensa: nonostante le rassicurazioni più volte fatte dalle Autorità, le file interminabili davanti ai supermercati ci fanno pensare che molti cittadini siano preoccupati di eventuali chiusure dei punti vendita.

E’ bene chiarire che simili scenari, allo stato, non sono immaginabili ed anzi da parte nostra ci siamo schierati contro quelle Regioni che hanno deciso di chiudere i supermercati durante i giorni festivi perché, così facendo, invece di ridurre le occasioni di contagio, avendo ristretto gli orari di vendita, hanno acuito gli assembramenti delle persone fuori dai centri commerciali.

Proprio per ridurre le code (che rischiano di farci salire l’ansia da acquisti), pur condividendo la necessità di regolamentare gli accessi all’interno del punto vendita, forse ricorrendo alla tecnologia, possiamo evitare di lasciare le persone in fila in piedi distanziate di un metro: abbiamo suggerito a Federdistribuzione, Federfarma e alla Federazione Italiana Tabaccai di adottare quelle App che consentono di eliminare le code (come ad esempio UFirst che per l’emergenza è diventata gratuita).

Quante volte uscire per la spesa

In ogni caso, dato che ci viene consigliato di uscire il meno possibile, bisogna evitare, come è abituata a fare la “casalinga di Voghera”, di uscire tutte le mattine a fare la spesa, per avere quotidianamente pane, frutta e verdura fresca.

Insomma, tra fare una spesa “anti-carestia” come se stessimo rischiando di morire di fame, e uscire tutti i giorni, forse, dovremmo trovare un giusto equilibrio e cercare di fare una spesa che possa durare almeno per una settimana.

Certo è complicato, dato che bisogna andare a fare la spesa da soli e quindi acquistare un carico maggiore di prodotti rappresenta un problema in più, oltre al fatto che gli ingressi scaglionati costringono a restare di fatto all’interno del negozio per un tempo limitato che non sempre ci consente la calma necessaria per fare una spesa ragionata.

Come prepararsi agli acquisti

Ancor più di questi tempi resta valido il consiglio di preparare a casa una lista dettagliata delle cose da acquistare, così da sfruttare al meglio il poco tempo che potremo passare all’interno del supermercato, ma anche di contenere l’ansia che potrebbe portarci ad arraffare prodotti del quali non abbiamo in realtà bisogno e che riempirebbero inutilmente un carrello che rischia di essere già troppo pieno.

Compatibilmente con gli impegni familiari e di lavoro (casalingo), bisognerebbe andare a fare la spesa, specie per la frutta e la verdura fresca, quando sono arrivati nel negozio i nuovi rifornimenti, così da avere più scelta e prodotti più freschi, anche se bisognerebbe evitare di fare scorta di prodotti che “durano poco” e preferite patate, mele, arance, frutta secca e tutti quelli che si conservano più a lungo.

Anche la frutta sciroppata può essere una soluzione, del resto, visto che si deve uscire poco, non possono mancare nella nostra spesa anche scatolame, uova, latte, farina, lievito, pizza in scatola, affettati e formaggi confezionati, ma anche carne e pesce surgelati.

Dove comprare

Anche se finora abbiamo parlato di supermercato, vale sempre il (vecchio) consiglio di diversificare i luoghi di acquisto: far visita anche agli altri negozi di quartiere visto che ormai una spesa completa si può fare anche nei piccoli alimentari, per non dire di frutterie, macellerie, pescherie dove senz’altro stiamo notando meno fila all’ingresso.

Ma quando parliamo di diversificazione ci riferiamo anche alla possibilità di “alternare” i punti vendita tradizionali con quelli online, particolarmente utili a condizione, ovviamente, che il servizio funzioni (di questi tempi ci segnalano che i siti dei supermercati sono particolarmente affollati e difficili da contattare)

Acquisti su internet

Il commercio elettronico si sta rivelando molto utile per gli acquisti quotidiani (e in molti ci confessano che rappresenta anche una rassicurazione).

Anche se alcuni siti, ad esempio Amazon, hanno annunciato che daranno -giustamente – priorità ai prodotti essenziali, esistono numerosi siti “specializzati” su determinate merceologie del food che consentono di fare ordini recapitati con puntualità: ecco perché online consiglio di acquistare olio e vini, ma anche conserve, salse, condimenti, verdure sottolio, pasta e biscotti tipici.

Ed ancora, tutti quegli altri prodotti decisamente ingombranti e che renderebbero difficoltosa la spesa di una persona sola: in particolare carta (come tovaglioli, rotoli, carta igienica), ma anche prodotti per l’igiene personale (come shampoo, bagno schiuma, deodoranti) o della casa (detersivi, prodotti per stirare e quant’altro).

Lo stesso vale per l’acqua, ammesso che sia indispensabile quella minerale: inutile riempire il carrello con casse ingombranti, se proprio non possiamo bere quella del rubinetto, meglio comprarla su internet. Anche i prodotti della farmacia si trovano facilmente sui siti delle para-farmacie online dove si possono trovare farmaci da banco senza dover fare la fila in strada.

Customer care e rispetto (reciproco)

Concludo con una esperienza personale: grazie alla mamma, ho riscoperto la “salsamenteria” di quartiere che raccoglie ordini al telefono, accetta il pagamento in contrassegno e consegna nel pomeriggio. Un commercio “elettronico” ante-litteram che è sempre esistito, fatto di fiducia, relazioni, customer care, rispetto reciproco.

Cose che, per fortuna, esistevano prima della pandemia, ma delle quali, forse, “dopo” sapremo tutti essere più consapevoli.

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