Italia
“E’ assolutamente infondato che i contenuti di chiamate e di sms inviati e ricevuti dai clienti siano conservati sui sistemi aziendali degli operatori telefonici“- è quanto afferma in una nota Asstel, l’associazione di Confindustria delle imprese della filiera delle Telecomunicazioni, smentendo l’informazione riportata da alcuni organi di stampa.
“Per legge i gestori telefonici sono obbligati a conservare il solo elenco dei numeri telefonici che hanno inviato e ricevuto telefonate e sms – precisa l’Associazione – per un massimo di 24 mesi per le sole finalità di accertamento e repressione dei reati, ai sensi della normativa Comunitaria e del Codice della privacy.
Solo ed esclusivamente su disposizione dell’autorità giudiziaria e solo dal momento dell’ordine del magistrato, l’operatore telefonico è tenuto a trasferire il testo degli sms in modalità criptata, ai punti di ascolto preposti dalle Procure della Repubblica, dove vengono successivamente decodificati e memorizzati direttamente dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria. Quindi, anche in questo caso limitato, i contenuti di chiamate e sms inviati e ricevuti dai clienti non sono conservati dal gestore“.
“Poiché tale informazione è falsa e gravemente lesiva della reputazione degli operatori di telecomunicazione, – conclude la nota – Asstel si riserva di difendere in ogni luogo l’immagine delle proprie aziende associate, qualora tale informazione venisse reiterata“.