Tra 30 anni i giornali di carta spariranno. Lo dice l’agenzia WIPO dell’ONU

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Il DG della WIPO, Francis Gurry, spiega che urge una migliore regolamentazione del diritto d’autore per salvaguardare il lavoro dei giornalisti, che altrimenti verranno danneggiati dal passaggio al digitale.

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Francis Gurry

Entro il 2040, i giornali tradizionali spariranno dalla faccia della terra e saranno sostituiti dai più comodi formati digitali. E’ quanto predice Francis Gurry, direttore generale della World Intellectual Property Organization (WIPO), agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra.

 

In un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero La Tribune de Genève, Gurry dichiara che “Tra qualche anno non avremo più i vecchi giornali stampati come quelli di oggi. E’ nell’ordine delle cose. Secondo alcuni studi questo avverrà nel 2040 ma negli Stati Uniti comincerà già dal 2017”.

Secondo Gurry, si tratta di un’evoluzione inevitabile dal momento che già adesso negli USA si vendono più libri digitali che di carta e nelle città si trovano sempre meno librerie.

 

Uno dei problemi legati a questa rivoluzione riguarda il compenso dei giornalisti. Gurry si chiede dove gli editori troveranno i soldi per pagare chi scrive gli articoli. Per questo è necessario rafforzare il sistema su cui regge la protezione del diritto d’autore. Senza questo i giornalisti non potranno sopravvivere.

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