Mondo
Gli analisti di Nomura avvisano i produttori di tablet: meglio allearsi con Amazon che con Google per non rimanere schiacciati dall’iPad Apple.
Nei giorni scorsi, Amazon ha presentato il tablet Kindle Fire, che arriverà sul mercato americano a metà novembre e si preannuncia come uno dei più temibili concorrenti del dispositivo Apple, che al momento controlla il 73% del mercato mondiale delle ‘tavolette’.
La forza del prodotto Amazon risiede nel prezzo: sarà venduto, infatti, a 199 dollari contro i 499 dollari del nuovo iPad.
Il Kindle Fire ha uno schermo da 7 pollici, tecnologia touchscreen e utilizza come sistema operativo Android, ma in una versione altamente personalizzata, che non include i servizi del motore di ricerca. La società, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe interessata a mettere le mani sul sistema operativo per dispositivi mobili WebOs sviluppato da Palm e attualmente di proprietà di HP e potrebbe presto ‘sbarazzarsi’ di Android per proporre tablet o cellulari che integrano l’insieme del proprio ecosistema (file storage da remoto, vendita e ascolto di musica, acquisto e noleggio di film, vendita di libri …). Una mossa che metterebbe il gruppo di eCommerce sullo stesso livello di Google ma anche di Apple, Microsoft e Research In Motion.
Anche se Google è il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Amazon, sono in molti a credere che la società di Redmond abbia pagato per ottenere quella posizione, non l’abbia avuta di default, come accade invece sugli altri tablet con sistema operativo Android.
Secondo Richard Windsor di Nomura, “con l’avvento del Kindle Fire, molti produttori di tablet sono rimasti con in mano costosi dispositivi che non dispongono neanche di un’offerta completa di contenuti”.
L’analista aggiunge quindi che “c’è la reale possibilità che i produttori di tablet si alleino con Amazon e offrano la sua esperienza sul loro hardware. Ma, allo stesso tempo, sembra siano tutti risoluti nella volontà di non abbassare i prezzi di vendita dei dispositivi”.
Tra i produttori che non sono intenzionati a tagliare i prezzi, c’è Asustek che manterrà il prezzo dell’Eee Pad Transformer a 499 dollari, lo stesso prezzo dell’iPad senza ritoccare le stime di vendita, che dovrebbero attestarsi per quest’anno a 1,5-2 milioni di unità. Nei primi nove mesi di quest’anno, la società ne ha venduti un milione.
Nomura prevede che il mercato tablet varrà qualcosa come 74 miliardi di dollari nel 2014, con un tasso di crescita media annuale del 33%.
“Anche se il mercato dimostra scetticismo nei confronti dei prodotti non-Apple, per il 2012 ci aspettiamo cambiamenti strutturali nell’industria“, hanno aggiunto gli analisti.
Di Android si attende la nuova versione Ice Cream Sandwich, che dovrebbe unire le caratteristiche di smartphone e tablet e risolvere i problemi che hanno afflitto l’attuale versione, Honeycomb.
Nel 2012, quindi, il 51% di tutti i dispositivi mobili – smartphone e tablet – sarà basato su Android, mentre nel 2013, l’arrivo di Windows 8 contribuirà a cambiare le carte in tavola a favore di Microsoft.