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La Calabria vola veloce verso l’ultrabroadband. Su proposta del Presidente Giuseppe Scopelliti, la Giunta ha approvato l’accordo per lo sviluppo della banda ultralarga sul territorio calabrese tra la Regione e il Ministero per lo sviluppo economico. Con questa delibera la Giunta ha dato il via alla convenzione con il MISE per l’attuazione del programma di diffusione della banda larga nella Regione. Il programma prevede la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica, necessarie per lo sviluppo dei servizi a banda larga almeno fino a 20 Mbit, e la realizzazione di infrastrutture di dorsale. L’attuazione degli interventi è stata promossa dalla Regione con un impegno finanziario complessivo di oltre 28 milioni di euro, di cui 23 a carico dei Fondi Comunitari Regionali.
Particolarmente significativo è l’impegno profuso dal Dipartimento Agricoltura che ha destinato al progetto nelle aree rurali oltre 13 milioni di euro. Nei dati, è importante evidenziare come il progetto consentirà la costruzione di 114 dorsali in fibra ottica, permettendo il raggiungimento di oltre 40 mila punti di accesso oggi non serviti dalla rete veloce.
“Quello che fino a pochi mesi fa sembrava una chimera per la nostra Regione, oggi sembra divenire realtà“, ha detto con soddisfazione il Presidente Scopelliti. L’assessore Michele Trematerra ha sottolineato come “con questo intervento il digital divide nelle aree rurali sarà praticamente azzerato”.
“Oggi – ha aggiunto Trematerra – avere la connessione veloce rappresenta, per chi vive le aree rurali, un importate modello di sviluppo delle opportunità commerciali ma, soprattutto, un elemento qualificante nel concetto più ampio di qualità della vita delle famiglie. Infatti, la banda larga in queste aree significherà anche una maggiore possibilità per i giovani di accedere alle potenzialità della rete ed a tutto quanto ad essa connesso. Lo sviluppo del progetto complessivo della Banda Larga nella Regione Calabria è stato lungo ed irto di difficoltà, ma oggi si può affermare che il processo di modernizzazione è partito e che il digital divide non sarà più un motivo di freno per lo sviluppo della nostra economia”.