Italia
Dopo i diversi appelli giunti nei giorni scorsi all’indirizzo del Governo affinché i fondi del surplus dell’asta LTE vengano destinati alle tlc, così come era stato previsto al momento della gara – l’ultimo in ordine di tempo è arrivato dalla Lega – il presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Mario Valducci ha riferito che la prossima settimana verrà presentata una risoluzione a favore della banda larga, “che pensiamo sarà votata all’unanimità”.
Non si placano, insomma, le polemiche dopo la decisione del governo di dirottare verso altri usi gli 800 milioni che dovevano tornare al settore delle telecomunicazioni dopo l’alta delle frequenze LTE, per ottenere le quali gli operatori hanno pagato quasi 4 miliardi di euro.
Ieri, gli onorevoli Davide Caparini e Jonny Crosio, della Lega Nord, hanno presentato una risoluzione in Commissione Trasporti per impegnare il governo a garantire che una parte delle maggiori entrate derivanti dalla gara di assegnazione delle frequenze sia destinata al Ministro per lo sviluppo economico per interventi a sostegno del settore delle telecomunicazioni, sia a livello infrastrutturale che locale.
“La modernizzazione del Paese passa anche dalle infrastrutture telematiche necessarie per rendere competitive le nostre aziende sul mercato internazionale e migliorare la qualità della vita“, affermano Caoarioni e Crosio che chiedono che le maggiori entrate per 1,6 miliardi di euro derivanti dalla gara per l’assegnazione delle frequenze per il wi-fi, siano destinate “a interventi strategici nel settore delle telecomunicazioni e per risarcire il sistema delle televisioni locali che svolgono un ruolo importante per l’informazione ai cittadini, per il quale la legge aveva espressamente previsto misure compensative”.
Sull’utilizzo del surplus dell’asta, che ammonta a circa 1,6 miliardi di euro (il Governo aveva previsto introiti per 2,4 miliardi) Key4biz e l’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers, Italy section) hanno lanciato un appello pubblico per destinare parte di queste risorse alla ricerca scientifica e tecnologica.
L’appello, che mira a rilanciare la competizione e la crescita del sistema-Paese attraverso la valorizzazione della ricerca, ha registrato già più di 900 sottoscrizioni
“Occorre un rilancio della Ricerca Scientifica e Tecnologica, e occorre fare presto”, ha sottolineato Francesco Vatalaro, Professore all’Università Tor Vergata e Presidente di IEEE Italy Section.
Secondo Vatalaro, infatti, allo stato attuale non è più sufficiente agire sulla sola leva dei finanziamenti, ma “occorre anche preoccuparsi con accresciuta attenzione del monitoraggio della qualità dei risultati, prevedendo forme di incentivo per i ricercatori più meritevoli e trovando anche modo di assicurare continuità alle ricerche di maggiore successo”.
Si potrebbe così, ha aggiunto Vatalaro, incoraggiare il lavoro di una nuova generazione di ricercatori e fare in modo che i nostri talenti non abbandonino l’Italia per incarichi all’estero e che coloro che lavorano in Italia abbiano un supporto e un sostegno maggiore per i loro sforzi.
Per ulteriori informazioni
· Il Manifesto, prime sottoscrizioni e altri materiali informativi: “Fondi alla Ricerca“
· Il Form per sottoscrivere l’appello: Appello Pubblico per la Ricerca Scientifica e Tecnologica in Italia
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