“Lo Spid sia di Stato con il Viminale identity provider unico e con l’erogazione dell’identità digitale dal 2021 non più affidata ai gestori privati, ma solo ad aziende pubbliche, come Poste italiane partecipata al 64% dal Mef”, è la proposta contenuta nell’ordine del giorno presentato oggi alla Camera dei deputati da Alessio Butti (Fratelli d’Italia) in occasione della fiducia al decreto Milleproroghe ed è stato accolto dall’Aula.
Per cui da oggi il Governo è impegnato:
1) Al dibattito parlamentare sull’orientamento dell’esecutivo
2) delineare e programmare il processo dello sviluppo digitale in Italia
3) riforma dello SPID in modalità pubblico
4) chiudere rapporti con i privati