Fibra ottica. Marco Patuano (Telecom Italia): ‘Lo Stato agisca nelle aree a fallimento di mercato e nella digitalizzazione della PA’

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Con Metroweb discussioni sulla progettazione non su eventuale ingresso nel capitale.

Italia


Marco Patuano

Telecom Italia non ha intenzione di “entrare nel capitale di Metroweb”, la società che gestisce la fibra ottica milanese e che nei giorni scorsi è stata proposta da Vito Gamberale come ‘veicolo’ per l’infrastrutturazione del Paese.

Lo ha ribadito l’amministratore di Telecom Italia, Marco Patuano a margine di un convegno sul Cad, il Codice dell’amministrazione digitale, aggiungendo che il ruolo del pubblico nello sviluppo della banda larga può essere di “supporto nelle aree a fallimento di mercato”.

 

Patuano ha sottolineato che con la società controllata dal fondo F2i di Gamberale sono in corso discussioni incentrate sulla ‘progettazione operativa’ e non, invece, sulla possibilità che l’ex monopolista entri nel capitale.

“Metroweb – ha affermato Patuano – è la dimostrazione che il mercato opera dove non ci sono aree a fallimento di mercato. Ci siamo dichiarati interessati. Siamo in una fase di progettazione operativa che si può fare in molti modi”.

 

L’avallo al progetto illustrato nelle scorse settimane da Vito Gamberale (Leggi articolo Key4biz), insomma, non cambia i piani di Telecom Italia, che al massimo potranno essere accelerati, non rallentati da un’eventuale collaborazione progettuale – ove fosse il caso – con Metroweb.

Al momento, secondo quanto affermato da Patuano, si comincia a “ragionare di Milano” per poi valutare l’eventuale esportazione di questo modello anche in altre città.

 

Il piano sull’ultrabroadband di Telecom Italia prevede la copertura in fibra ottica di 13 città entro il 2012, per arrivare al 50% di copertura della popolazione e 138 città entro il 2018.

Telecom Italia prevede fra il 2010 e il 2012 un investimento di oltre 9 miliardi di euro in Italia dei quali 7 nelle infrastrutture di rete e 2,7 miliardi nel settore dell’accesso. Investimenti, in linea con gli obiettivi Ue, che  serviranno a migliorare la qualità della rete, modernizzando l’accesso a larga banda e assicurando un graduale sviluppo della fibra ottica, con la previsione di raggiungere il 50% della popolazione italiana entro il 2018.

 

Secondo Patuano, inoltre, al pari dello sviluppo della fibra ottica è importante che il governo faccia la sua parte anche nella digitalizzazione della pubblica amministrazione: “Le società private – ha affermato – hanno i loro piani e investimenti. Poi ci sono aree, come la digitalizzazione della pubblica amministrazione, dove è giusto e oppotuno che ci sia una governance centrale”.

L’obiettivo è quello di far leva sull’innovazione per aumentare l’efficienza delle amministrazioni e in questa prospettiva il codice dell’amministrazione digitale rappresenta uno snodo essenziale perché fissa le basi affinché la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione “avvenga con regole certe”.

E’ molto importante – ha affermato infine l’Ad di Telecom Italia – anche puntare sulle nuove tecnologie, come il cloud computing, “che richiedano minori investimenti consentendo di rimanere nelle cornici di bilancio previste”.

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