Web: sempre più minori navigano in internet ma i genitori ignorano gli strumenti di parental control

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Parte la nuova campagna ‘Per un web sicuro’ che coinvolgerà 30 scuole medie in 5 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia), incontrando oltre 10.000 studenti e 21.000 adulti fra genitori e docenti.

Italia


È stato presentato oggi al Viminale “Per un web sicuro”, progetto promosso da Moige – movimento genitori, in collaborazione con Trend Micro, Cisco e Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il patrocinio di Anp – Associazione Nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, con l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi, genitori e insegnanti su un uso corretto e responsabile della rete. Presente Milly Carlucci, madrina dell’iniziativa.

 

Da una ricerca condotta da SWG per il Moige – movimento genitori, al fine di comprendere il grado di consapevolezza dei genitori rispetto alla fruizione di media da parte dei minori, è emerso che 7 minori su 10 (70%) navigano in rete quotidianamente. La fruizione di internet da parte dei minori, secondo i loro genitori, è pari mediamente a 52 minuti al giorno, tempo che naturalmente aumenta con il crescere dell’età, passando da poco più di mezz’ora al giorno tra 6 e 7 anni a circa 1 ora e 30 minuti tra 10 e 13 anni. Il divertimento e la conoscenza sono le motivazioni principali che appassionano i ragazzi al web: giocare (44%) è l’attività preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilità di reperire informazioni utili per lo studio (40%). Per i figli più grandi la rete diventa, invece, prevalentemente uno strumento di socializzazione: il 58% dei genitori di bambini dai 12 ai 13 anni sostiene che i figli visitano solitamente i siti dei social network e dei motori di ricerca.

 

I Social Network sono, infatti, molto apprezzati, come dimostra anche l’indagine condotta da A&F Research con focus group di genitori commissionata da Moige – movimento genitori e Trend Micro: l’82,9% nella fascia tra 15 e 16 anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei più piccoli non è indifferente. Facebook, come prevedibile, la fa da padrone: quasi 9 ragazzi su 10 lo preferiscono. L’utilizzo di questi mezzi, inoltre, non è accompagnato da una adeguata consapevolezza dei pericoli per la privacy e da una sufficiente conoscenza delle necessarie misure di protezione. Ad esempio, solo 3 adulti (30%) e 4 ragazzi su 10 (40%) sanno come impostare le regole di privacy nei Social Network.

 

Sembra prevalere un “controllo ambientale generico” da parte dei genitori, basato su una selezione di tempi e possibilità di utilizzo della Rete e su un generico ricorso al dialogo. Le misure di controllo e prevenzione adottate dai genitori, di fatto, non sembrano tra le più severe ed efficaci: 6 genitori su 10 (60%) si limitano a parlare genericamente dell’argomento con i propri figli, 4 su 10 (43%) navigano insieme a loro (ma solo il 28,1% se i figli hanno 15-16 anni) e solo 3 genitori su 10 (33,3%) condividono la scelta dei siti da visitare. Il 40% controlla periodicamente siti visitati e le attività online, mentre pochissimi, solo 8 genitori su 100 (7,8%), utilizzano le funzioni di Parental Control messe a disposizione dai software di sicurezza.

Dall’indagine SWG, tuttavia, è emerso che 6 genitori su 10 (61%), pur consentendo la navigazione su internet, non nascondono tuttavia una forte preoccupazione. La pedofilia (44%), gli incontri pericolosi (39%), la pornografia (35%) e la perdita di contatto con la realtà (35%) sono i principali motivi di preoccupazione.

Dai dati forniti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, la pedofilia on line si conferma l’emergenza maggiore per ciò che concerne il web: dal 1° gennaio al 30 settembre 2011, sono stati effettuati ben 16.142 monitoraggi e 554 perquisizioni. I denunciati sono stati 685 e gli arrestati 39. Segue la pirateria informatica: nello stesso periodo, vi sono state 264 denunce e 56 perquisizioni, che hanno condotto all’arresto di 2 persone.

 

 “Un numero sempre maggiore di giovani accedono alla rete e attraverso questa comunicano – dichiara Antonio Apruzzese, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni – ma internet deve essere utilizzata osservando regole che consentono di evitare i rischi e i pericoli che si possono incontrare durante la navigazione. L’educazione alla prevenzione appare lo strumento più efficace per formare i ragazzi e iniziative come queste sono estremamente utili non solo per aiutare i giovani ad utilizzare la rete in sicurezza ma anche a fornire strumenti ai genitori per proteggere i figli dai pericoli del web”.

 

“I giovani oggi hanno molta dimestichezza con la rete – ha dichiarato Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale Moige – tuttavia, ciò non significa che conoscano bene anche i rischi che possono derivare da un uso non corretto di internet. Per questo è necessario il ruolo di controllo dei genitori: l’ideale resta sempre l’esperienza condivisa, capace di rinsaldare un rapporto genitori-figli basato essenzialmente sulla fiducia reciproca”.

 

Così Carla Targa, Marketing & Communications Manager di Trend Micro Italy: “È con estremo piacere che Trend Micro Italia ha sostenuto il progetto del Moige: essere una multinazionale di sicurezza informatica per noi non vuol dire solo produrre e vendere software, ma anche educare e fornire gli strumenti tecnologici adatti per rendere Internet un luogo sicuro e protetto per i giovani di oggi.”

 

“Come mamma ho sempre rivolto uno sguardo attento al web, controllando la navigazione dei miei figli e soprattutto parlando con loro, affinché fossero informati con capacità critica” – queste le parole di Milly Carlucci, madrina dell’iniziativa. “È importante però parlare anche ai genitori: sulla rete noi siamo principianti e i nostri figli dei fuoriclasse, pertanto, anche noi dobbiamo imparare per non restare indietro”.

 

La campagna coinvolgerà 30 scuole medie in 5 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia), incontrando oltre 10.000 studenti e 21.000 adulti fra genitori e docenti. Il progetto prevede la realizzazione, presso le scuole selezionate, di incontri con gli studenti e i docenti in orario scolastico, nel corso dei quali gli operatori volontari discuteranno con i ragazzi le tematiche relative ad internet e al suo corretto utilizzo attraverso l’ausilio di materiale visivo. Presso le scuole saranno inoltre organizzati, in orario pomeridiano/serale, incontri formativi per i genitori, durante i quali gli operatori volontari offriranno aiuto e consigli agli adulti sull’uti lizzo della rete e sui passi da compiere per tutelare i ragazzi. Al termine di ogni incontro, minori e adulti riceveranno materiale informativo appositamente creato, scaricabile anche dal sito www.genitori.it dove sarà realizzata e pubblicata una sezione dedicata al progetto.

 

Il tour parte domani 27 ottobre da Roma, dove rimarrà fino a giovedì 10 novembre. Raggiungerà poi la Lombardia: sabato 12 novembre sarà a Como, lunedì 14 novembre a Desio (MI), infine, dal 15 al 18 novembre a Milano. Sarà poi la volta del Piemonte, martedì 22 novembre a Bra (CN) e dal 23 novembre al 3 dicembre a Torino. Lunedì 5 e martedì 6 dicembre si fermerà a Ravenna. La campagna proseguirà, poi, in Campania, a Salerno, dal 7 al 13 dicembre, per tornarvi a fine tour il 20 dicembre. Dal 14 al 17 dicembre sarà in Puglia a Bari e, infine, lunedì 19 dicembre raggiungerà Frascati (RM).

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