La carta stampata ha le ore contate. Ma quanti sono disposti a pagare per le notizie online?

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I giornali cartacei appaiono anacronistici rispetto all’informazione real-time che circola sul web. Ma questo aiuterà il giornalismo?

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“Molti quotidiani in carta stampata non arriveranno al 2015“. E’ quanto afferma Carlo Vittorio Giovannelli, presidente dell’Osservatorio Giornalistico Mediawatch, sulla base dei dati raccolti con un sondaggio realizzato a ottobre su un campione di 1.015 italiani di età compresa fra i 18 e i 65 anni.

Agli intervistati è stato chiesto, a seconda dell’argomento, se si informassero sul web o sulla carta stampata. I risultati dimostrano che sono solo la cronaca e la cultura a interessare ancora i lettori italiani della carta, mentre l’economia, la politica e gli esteri vengono lette principalmente e, in alcuni casi, quasi solo su internet. Le motivazioni più ricorrenti date dagli intervistati sono “l‘anacronismo” della carta stampata che presenta  le notizie in differita rispetto al web e l’impossibilità di aggiornare le notizie in tempo reale.

 

Nello specifico i lettori continuano a preferire la carta per la cronaca al 63% e al 61% la cultura, mentre si informano sul web all’88% per l’economia, al 76% per la politica e al 79% per gli esteri.

 

“Questi dati – ha detto Giovannelli – sono significativi: gli italiani leggono le loro informazioni quotidiane sempre meno sulla carta. L’unico tipo di stampa che potrebbe reggere la sfida con il web sarà la periodica. Gli approfondimenti e i temi tratti su di essa infatti si avvicinano ai gusti dei lettori sempre più esigenti e di settore”.

 

La migrazione dei lettori verso internet è sostenuta dall’alta diffusione dei tablet, ma apre un altro problema: quante persone sono veramente disposte a pagare per leggere le news?

 

Uno studio di Pew Research, in collaborazione con The Economist Group, ha indicato che 18 mesi dopo il lancio dell’iPad, l’11% degli americani adulti ne possiede uno. Il 53% di questi legge quotidianamente le notizie sul proprio device ma la maggioranza dice di non essere disposta a pagare per questo tipo di servizio.

 

Il consumo di news rappresenta una delle attività più diffuse sui tablet, tanto quanto la spedizione e ricezione di eMail (54%), che risulta anche più polare del social networking (39%), gaming (30%), della lettura dei libri (17%) o di guardare film e video (13%).

Lo Studio evidenzia anche che tre consumatori su dieci (il 77% di tutti i possessori di tablet che ricevono news settimanalmente) dedicano adesso più tempo alle notizie rispetto a quanto facevano prima di possedere un device mobile.

 

Preferiscono internet alla carta stampata o alla televisione perché in rete riescono a trovare informazioni in modo più veloce, ma anche notizie aggiornate in tempo reale e approfondimenti.

 

La sfida però resta quella del pagamento dell’informazione online. Solo il 14% di coloro che possiede un tablet ha pagato per ricevere le news direttamente sul proprio device e il 23% ha un abbonamento a un quotidiano cartaceo o a una rivista che include un accesso digitale. Nonostante si evidenzi un miglioramento rispetto alle precedenti stime, ancora oggi purtroppo una larga maggioranza di utenti si rifiuta di pagare i contenuti anche se provengono dalla loro fonte preferita.

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