Stati Uniti
Oggi Groupon farà il suo ingresso al Nasdaq col simbolo GRPN. Secondo le informazioni fornite ieri da una fonte, la società ha venduto 35 milioni di azioni, al prezzo di 20 dollari ciascuna. Il leader globale del settore dei “daily deal” ha raccolto 700 milioni di dollari (505 milioni di euro) dopo aver aumentato la sua IPO, facendone la maggior offerta pubblica iniziale di una società Internet da quando Google mise insieme 1,7 miliardi di dollari nel 2004.
Il prospetto depositato presso la l’Autorità di Borsa americana (Securities and Exchange Commission – SEC) stimava una vendita di 30 milioni di azioni al prezzo compreso tra 16 e 18 dollari. Oggi l’enterprise value si aggira intorno ai 12,7 miliardi di dollari (Leggi Articolo Key4biz).
Un investitore ha già inviato un ordine di 150 mila azioni mentre un altro ha mostrato il proprio disappunto davanti alla lievitazione del prezzo.
“Groupon è costosa. La valutazione di 12,7 miliardi di dollari si raggiunge solo per via del basso flottante”, ha detto Rob Romero, a capo dell’hedge fund specializzato in tecnologia Connective Capital Management.
Con la valutazione di 12,8 miliardi, Groupon mette un cartellino del prezzo che rappresenta più del doppio di quello che Google offrì per acquistare la società l’anno scorso.
Groupon ha fatto sapere che intende usare la somma per generici scopi aziendali, sottolineando che la liquidità precedentemente disponibile era comunque sufficiente a finanziare le attività del gruppo per i prossimi 12 mesi.
Come riporta il Wall Street Journal, le contrattazioni del titolo sul Nasdaq, inizieranno quindi questa mattina: gli analisti si chiedono se Groupon riuscirà a eguagliare quanto fatto da LinkedIn nel giorno del debutto lo scorso maggio, quando era arrivato a crescere più del 100% a oltre 120 dollari per azione (il titolo di Linkedin è scambiato attualmente a circa 83 dollari per azione).
Secondo il quotidiano, la risposta degli investitori dovrebbe essere buona, nonostante le controversie su una serie di questioni legate alla privacy, alla squadra dirigenziale e alle prospettive di crescita che hanno segnato le ultime settimane.
Groupon, che non essendo ancora quotata non era tenuta a diffondere i risultati di bilancio, ha fatto sapere di avere concluso il terzo trimestre con perdite nette per 10,6 milioni di dollari, ma con un fatturato di 430,2 milioni di dollari, ovvero cinque volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ma gli osservatori stamani si chiedono se la compagnia seguirà le orme di Google o sarà invece la prossima NorthPoint Communications che ebbe un’IPO esplosiva durante il boom delle dotcom, ma che oggi è fuori dal mercato?
Sette anni dopo il suo ingresso in Borsa, la compagnia di Mountain View è una delle più grandi del Paese con un valore di mercato di quasi 200 miliardi di dollari.