Xavier Niel rafforza il suo ruolo di controllo in Iliad. Il fondatore della società di Tlc detiene il 70% del capitale dell’operatore dopo l’aumento di capitale concluso ieri. Il magnate ha sborsato 1,3 miliardi di euro in questa operazione, realizzata per sostenere il corso borsistico dell’azienda nata in Francia, dove il gruppo gestisce il marchio Free.
Quali risvolti sull’Italia, se mai ve ne saranno, da questo nuovo assetto resta da vedere, nella speranza che l’operatore francese metta in cantiere un programma per lo sviluppo del 5G nel nostro paese.
Come previsto, scrive Les Echos, il principale sottoscrittore della nuova emissione azionaria è stato lo stesso patron Xavier Niel, portando a casa tramite la holding HolCo II il 92% dei 12 milioni di azioni dell’emissione. Di fatto, Niel ha portato la sua quota di controllo nel gruppo dal 52% al 70% del capitale.
Una mossa che rafforza la posizione di Xavier Niel nel gruppo e conferma la fiducia nell’impresa da lui fondata, nonostante la crisi in cui versa l’operatore da un paio d’anni in Francia, scrive Les Echos.
A pesare sulla performance aziendale sono alcuni fattori, primo fra tutti la persistente guerra dei prezzi nel settore Tlc e la perdita massiccia di clienti che hanno penalizzato il titolo in borsa sotto la soglia dei 100 euro, mai raggiunta dal debutto dell’operatore mobile Free nel 2012.
Dopo l’aumento di capitale largamente finanziato da Xavier Niel il titolo è in ripresa, viaggia intorno ai 115 euro (nel 2016 aveva raggiunto quota 238,20 euro), avvalorando la tesi del suo fondatore secondo cui la capitalizzazione dell’azienda è superiore ai 7 miliardi e ancor più alta rispetto ai 5,6 miliardi di capitalizzazione raggiunti prima dell’aumento di capitale.