BIBLIOTECH
Bompiani Editore
Pubblicato: novembre 2011
Pagine: 332
ISBN: 8845268663
Prezzo: 10,90
Immaginiamo che una persona ci chiami al telefono fisso e ci chieda: “Dove sei?” La risposta sarebbe stupita e scontata: “Dove vuoi che sia? Sono lì, dove mi chiami”. Con il telefonino è tutta un’altra storia: si incomincia proprio chiedendo: “Dove sei”, visto che l’interlocutore può essere dappertutto.
Ormai non ci si fa troppo caso, tanto si è ciechi rispetto al mondo in cui si vive. A questo punto, chiedersi che tipo di oggetto è il telefonino (“ontologia” vuol dire questo), diventa interessante. Dunque: che cos’è un telefonino, a cosa serve? Frugatevi nelle tasche o guardate nella borsa, vicino al telefonino, aprite il portafogli. Troverete biglietti del tram, scontrini del supermercato, banconote, documenti e carte di credito.
Ecco un’altra cosa cui spesso non si bada: la realtà sociale è fatta di iscrizioni, da cui dipendono obblighi, diritti, sanzioni, matrimoni e divorzi, premi Nobel e anni di galera. Più o meno, tutta la felicità e l’infelicità della nostra vita. Facile profezia: tutte queste carte finiranno per centralizzarsi nel telefonino, che le assorbirà tutte. Incredibile ma vero: nel telefonino ci sono più cose di quanto ne sognino le nostre filosofie.
(Nota a cura dell’editore)
Maurizio Ferraris, è professore ordinario di Filosofia teoretica nella Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). È direttore della “Rivista di Estetica“, condirettore di “Critique“, membro del comitato storico di “Alfabeta2” ed editorialista di “La Repubblica“. Directeur d’études al Collège International de Philosophie, Fellow della Italian Academy for Advanced Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, visiting professor alla École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e in altre università europee e americane, ha scritto una quarantina di libri tradotti in varie lingue, tra cui Storia dell’ermeneutica (1988), Estetica razionale (1997), Dove sei? Ontologia del telefonino (2005, Premio filosofico Castiglioncello) e Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (2009). Alla sua carriera è stato conferito nel 2008 il Premio Filosofico “Viaggio a Siracusa”.