New York lancia la sfida alla Silicon Valley: Facebook pronta ad assumere migliaia di ingegneri nella Grande Mela

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Ma per gli analisti, nonostante il forte impegno del sindaco Michael Bloomberg, non sarà facile soffiare il primato alla California che resta il faro per il mercato hi-tech di tutto il mondo.

Stati Uniti


Conferenza stampa di Facebook a New York

New York è già la capitale statunitense della pubblicità, della moda, della finanza e dei media. Adesso vuole esserlo anche dell’hi-tech.

New York contro la Silicon Valley? Perché no. Una possibilità che potrebbe diventare reale anche grazie a Facebook che entro il prossimo anno, in concomitanza con l’Ipo (Leggi Articolo Key4biz), aprirà proprio qui un’engineering office.

“Nel corso del prossimo anno assumeremo migliaia di nuovi dipendenti“, ha dichiarato Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer del gruppo, in occasione di un incontro con la stampa avuto a New York, dove ha annunciato l’apertura di questo ufficio tecnico, e al quale erano presenti anche il sindaco della Grande Mela Michael Bloomberg e il senatore Charles Schumer.

 

Al momento Facebook conta quasi 3 mila dipendenti, ha detto la Sandberg, di cui almeno un centinaio di New York, dove sono concentrate le attività di marketing e gli uffici delle risorse umane.

La Sandberg ha rifiutato più volte, nel corso della conferenza stampa che s’è tenuta nella sede della società su Madison avenue, nel cuore della città, di riferire quante persone lavoreranno proprio a New York, limitandosi solo a dire che gli attuali uffici non saranno più sufficienti ad accogliere il nuovo personale.

Al momento gli ingegneri di Facebook sono raggruppati nella sede di Palo Alto e in quella di Seattle.

“Assumeremo ingegneri, altamente qualificati, a New York, ma anche in California e a Seattle“, ha sottolineato la donna.

La caccia è stata quindi ufficialmente aperta venerdì e già si sa che le candidature saranno davvero numerose.

 

Bloomberg ha commentato: “Facebook sta capitalizzando su ciò che un numero sempre maggiori di compagni hi-tech ha già fatto da tempo: New York è la migliore piazza per reclutare nuovi talenti”.

“Siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo– ha commentato Bloomberg –  che è quello di diventare la prima hub del mondo per l’Information Technology e i social media“, soffiando quel primato che fino a oggi è appartenuto alla California.

Sicuramente New York non è la Silicon Valley dove hanno sede aziende leader del mercato mondiale dell’ICT come Apple, Google, Hewlett-Packard, Intel e Oracle.

Ma sicuramente negli ultimi anni ha conosciuto un fiorente commercio e ospita non solo molte giovani aziende ma anche start-up interessanti: FourSquare, Etsy, Gilt e Tumblr. E da luglio, nella Grande Mela è arrivato anche la compagnia svedese Spotify, che offre servizi di musica online. Ma anche tante società californiane di venture capital hanno aperto i loro uffici a New York, come Tech Stars, specializzata nel finanziamento e la formazione professionale per gli imprenditori del settore.

 

“I dati mostrano che noi abbiamo più impiegati nel settore hi-tech che in tutte le altre regioni del Paese. Quasi 300 mila persone in più rispetto alla Silicon Valley o a Boston“, ha commentato il senatore di New York Charles Schumer.

 

Bloomberg è disposto a puntare tutto sull’hi-tech al punto che da gennaio alcuni terreni inutilizzati appartenenti al comune verranno dati all’università per creare un nuovo campus per le scienze applicate. Stanford, che sforna talenti dal cuore della Silicon Valley, è tra i sette candidati.

 

Ma secondo l’analista Lou Kerner di LiquidNet non sarà così facile per la Grande Mela soffiare il primato alla California: “New York continua a perdere punti contro la Silicon Valley” in termini di creazione di ricchezza legata alle tecnologie.

“L’innovazione è il motore della Silicon Valley, mentre resta ancora un accessorio, sebbene in crescita, per New York”. 

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