La tecnologia e la trasformazione digitale sono temi di cui sentiamo parlare quotidianamente, ma nell’ambito del settore immobiliare e delle costruzioni si è sempre registrata una certa resistenza. Ormai, però, anche grazie alla nascita di start-up, è diventato imprescindibile trattare le tematiche immobiliari guardando anche all’innovazione.
È proprio per questo che, per inaugurare la mia collaborazione con Key4Biz, un’opportunità di cui sono molto orgogliosa, ho deciso di affrontare il tema del PropTech: si tratta, di fatto, di comprendere in primo luogo quali sono le principali tendenze innovative del settore e che cosa intendiamo quando parliamo di PropTech.
PropTech: di cosa si tratta
La parola è composta – simile al più conosciuto “fratello maggiore” fintech – dai termini “property” e “technology”, e racconta di un fenomeno che sta iniziando a farsi notare al di fuori della cerchia degli esperti. La conferma arriva guardando ai numeri: se nel 2011 gli investimenti a livello globale raggiungevano i 186 milioni di dollari, e nel 2017 sono arrivati a circa 3 miliardi di dollari, nel 2018 sono saliti alle stelle con ben 15 miliardi di dollari. Nell’anno corrente, il mercato globale del PropTech ha raggiunto ben 24,6 miliardi di dollari di investimenti.
Il termine PropTech fa riferimento a tutte le tecnologie che vengono applicate al settore del Real Estate e delle costruzioni: dai software all’hardware, passando per i materiali e la produzione. Se fino a qualche anno fa era poco utilizzato, ultimamente è entrato, prepotentemente, nel gergo di una buona parte degli operatori del settore, facendosi strada nel dibattito pubblico degli esperti più attenti ai nuovi trend. La trasformazione tecnologica però non è una questione che riguarda solamente il mondo immobiliare, infatti è entrata anche nella realtà e nella vita quotidiana di ciascuno di noi – anche se non tutti se ne rendono conto. Basta pensare ai servizi di smart home come Alexa o analoghi, alle piattaforme immobiliari per la compravendita e l’affitto, e a tutti gli altri prodotti dedicati al trasformare uno spazio – che sia casa, un ufficio o un negozio – in un servizio.
MetaProp e Fifth Wall
L’esplosione degli investimenti dimostra come questo sia un settore in rapidissima crescita, motivo per il quale stiamo assistendo al moltiplicarsi dei fondi di venture dedicati esclusivamente al settore, in particolare quelli finanziati dagli stessi operatori del Real Estate. Lo scorso maggio, ad esempio, MetaProp – un venture capital di New York specializzato nel PropTech ha chiuso un fondo da cento milioni di dollari, mentre Fifth Wall – il più grande fondo del settore – ha diverse centinaia di milioni in gestione.
Oltre ad essere un segnale molto positivo per il mercato del PropTech, maggiori risorse portano come effetto diretto a un innalzamento del livello di competitività di tutti gli operatori del settore. Per questo, possiamo aspettarci un consolidamento di tutto il comparto, con fusioni e acquisizioni da parte di startup ben finanziate che cercano di costruire un monopolio nella nicchia di riferimento, innalzando barriere all’ingresso per i possibili competitor.
Il mercato italiano
Per quanto riguarda il mercato italiano, possiamo già fare riferimento ad alcune startup di rilievo come Walliance, Casavo, Homepal e GoPillar ma purtroppo non supportate da un vero e proprio “hub” di investimento in Italia. Infatti, i maggiori poli di Venture Capital sono San Francisco, New York, Londra e Berlino, mentre nel Belpaese, in particolare per il PropTech, siamo solo agli albori.
È chiaro che stiamo vivendo un periodo di svolta e innovazione per il settore, il che non viene confermato solamente dai numeri, come abbiamo già visto, ma anche da molti investitori e startup internazionali che ho avuto l’occasione di conoscere, intervistare e con cui ho collaborato.
Tra gli altri, recentemente ho parlato di Proptech con Mike Sales, CEO di Nuveen Real Estate, che ha, a mio avviso, perfettamente sintetizzato il momento di svolta che stiamo vivendo nel nostro settore: “penso che il nostro settore, il Real Estate, sia al primo tempo di una lunga partita di trasformazioni tecnologiche e digitali.” Non ci resta che vedere dove ci porterà questa nuova sfida del mercato immobiliare!