Cresce il mercato energetico italiano e con esso fatturato, ricavi e numero di occupati delle imprese che vi operano, secondo il nuovo Report del Centro Studi CoMar, che in questa sua quarta edizione è dedicato all’analisi dei bilanci delle società dell’energia nel nostro Paese, confrontandone l’andamento anno su anno e nel quinquennio tra il 2014 e il 2018.
I trend
Stando all’esame del mercato nazionale del Centro Studi, il fatturato delle aziende dell’energia ha superato i 291,5 miliardi di euro nel 2018, in crescita del +9,2% sull’anno precedente. Crescono del +24,3% gli utili a 28,4 miliardi di euro, cioè 5,6 miliardi in più su base annua (+23% anche sul dato del 2014), mentre nel contempo sono saliti anche i debiti finanziari, che tra il 2017 e il 2018, sono incrementati del 6,5%, passando da 135,8 a 144,6 miliardi di euro.
Il rapporto tra debiti finanziari e fatturato, secondo i ricercatori, “è stato del 49,6% nel 2018, sostanzialmente in linea con gli ultimi anni, ma comunque superiore al 45% del 2014; le società dell’energia quotate sono 19”.
Le società dell’energy market nazionale
In base alle classifiche delle singole aziende esaminate nello studio CoMar, sempre con riferimento ai bilanci 2018, troviamo che Eni si colloca al primo posto per fatturato, superando Enel, mentre nei primi dieci posti per fatturato “vi sono 7 Società con il primo azionista Italiano e 3 Società, sempre di diritto Italiano, ma controllate da holding estera; delle prime 10 nazionali, 8 sono a controllo pubblico; le maggiori Società Italiane dell’energia controllate da holding estera sono Esso Italiana, Edison, Kuwait Petroleum Italia, Tamoil Italia”.
Le Società con il migliore rapporto ‘mon su fatturato’, invece, sono Snam, Terna, 2I Reti Gas, quelle con il migliore rapporto ‘fatturato per dipendente’ risultano Edelweiss Energy Holding, GSE Gestore Servizi Energetici, Alpha Trading.
Le Società, infine, con il migliore rapporto ‘debiti finanziari su fatturato’ sono Edelweiss Energy Holding, Estenergy, Fin.Re.
Posti di lavoro
Nota positiva molto apprezzata, in questi anni di difficoltà economiche crescenti, è quella relativa ai livelli occupazionali del settore. Gli addetti delle società considerate sono aumentati, dai 174.054 del 2017 ai 182.584 di fine 2018 (+4,9%); e di oltre 12.000 unità (+7,1%), rispetto ai 170.463 del 2014.
Il fatturato per dipendente è stato di 1.596.824 euro nel 2018, in aumento rispetto ai 1.534.156 del 2017 e comunque inferiore sui 1.801.516 del 2014;