Il Gruppo Tim ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi a 13,423 milioni di euro, in calo del 4,6%, di cui 11,8 miliardi di ricavi da servizi in calo del 2,2%. Cala il debito, ma la sorpresa è l’accordo con Google sul Cloud, insieme all’annuncio da parte di Tim dello spin off dei data center di Tim di cui si parlava da alcuni mesi.
Nel terzo trimestre (giugno-settembre) I ricavi consolidati su base organica sono calati del 6,1% a 4,4 miliardi, L’Ebitda organico è sceso del 4,5% a 2 miliardi, l’utile netto contabile a 301 milioni.
Debito ancora tagliato
Continua il taglio dell’indebitamento, che nei nove mesi è calato a 24,3 miliardi di euro, in riduzione di 958 milioni rispetto allo stesso periodo del 2018 e di 419 milioni nel terzo trimestre.
Torna l’utile, Ebitda in calo
L’utile netto dei primi nove mesi del 2019 attribuibile ai soci è risultato pari a 852 milioni di euro, rispetto alla perdita di 868 milioni dell’analogo periodo del 2018. In termini comparabili, il risultato netto attribuibile ai soci della controllante risulterebbe in riduzione di 198 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Ebitda del periodo è pari a 6 miliardi di euro, in aumento del 4% “grazie alla prosecuzione delle azioni di ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti” che hanno beneficiato per 693 milioni di euro dall’esito favorevole per Tim Brasil di contenziosi fiscali.
Accordo con Google Cloud
Tim ha siglato un accordo con Google Cloud per creare una partnership strategica nei servizi Cloud e Edge Computing. E separatamente, Tim annuncia la creazione di una nuova società per gestire le infrastrutture di Data center e servizi Cloud. La newco potrebbe poi puntare alla quotazione in borsa, con l’ingresso di nuovi investitori, seguendo il percorso già realizzato dalla società delle torri cellulari Inwit.
Accordo con Santander per credito al consumo
L’operatore ha siglato un accordo di partnership con Santander Consumer Bank per lo sviluppo di una piattaforma di erogazione di credito al consumo per l’acquisto di smartphone e terminali tramite prestiti rateali e cross selling di servizi assicurativi e finanziari ai clienti Tim.
Infine, Timvision ha siglato un accordo con Netflix per aggiungere in bolletta i contenuti della piattaforma Usa di video on demand.
Network sharing con Inwit e Vodafone Italia
Le autorità antitrust stanno valutando l’accordo siglato a luglio da Tim e Vodafone per la condivisone delle torri cellulari.
Selezione in corso di fondi infrastrutturali per fusione con Open Fiber
Tim ha reso noto nella nota sui conti che prosegue la ricerca di uno o più fondi strutturali per la potenziale acquisizione di Open Fiber.
Ricavi in calo nel mercato domestico e nel mobile
Nel mercato domestico i ricavi a 9,99 miliardi sono in diminuzione del 4,5% al 30 settembre 2019, in seguito alle mutate condizioni del contesto concorrenziale e regolatorio, precisa la nota di Tim. In altre parole, il calo dei ricavi registrato lo scorso anno con l’ingresso di Iliad sul mercato italiano sembra essersi cronicizzato.
I ricavi da mobile sono in calo del 9%, mentre i ricavi da fisso sono cresciuti del 3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.