Pubblicità: smartphone e tablet fanno impennare l’advertising mobile

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Secondo eMarketer, il mercato Usa, trainato dalla crescita dei video mobili, genererà entro il 2015 un fatturato da 1 mld di dollari, pari al 29,9% di tutto il fatturato mobile complessivo.

Stati Uniti


Mobile advertising

Tra le tendenze emerse con più chiarezza dal CES 2012 di Las Vegas, che ha chiuso i battenti il 13 gennaio, c’è di sicuro la pervasività dei dispositivi mobili come gli smartphone e i tablet e dei media digitali trasmessi dalla nuvola.

Trend cui si legano diverse importanti opportunità sul fronte dei contenuti mobili supportati dalla pubblicità: un mercato decisamente promettente, che entro il 2015 potrebbe superare negli Usa un fatturato di 1 miliardo di dollari, almeno stando alle previsioni di eMarketer, secondo cui la crescita più veloce sarà quella registrata dall’advertising legato ai video.

 

Lo scorso anno, il fatturato pubblicitario legato ai mobile video si è attestato a 37,5 milioni, ma entro il 2015 gli inserzionisti spenderanno 213,6 milioni per piazzare i loro spot sui video trasmessi sui telefonini.

Pur trattandosi di una cifra ragguardevole, è comunque inferiore alla spesa pubblicitaria destinata ai giochi e alla musica mobili, stimata rispettivamente in 65,3 e 181,4 milioni di dollari nel 2011 e che entro il 2015 dovrebbe raggiungere 269,1 e 591,5 milioni rispettivamente.

Sempre eMarketer stima che entro il 2015 l’advertising genererà il 29,9% di tutto il fatturato mobile complessivo – o 1,07 miliardi di dollari.

 

Anche nei prossimi tre anni, la musica continuerà a fare la parte del leone, aggiudicandosi nel 2015 il 79,3% della spesa in advertising e promozioni dal 73,9% del 2011.

 

La forte crescita del fatturato legato al mobile video apporterà dei cambiamenti anche al mix dei ricavi: se nel 2011 il mobile video pesava per il 5,4% dei ricavi, da qui a tre anni triplicherà a quota 16,5%.

Il peso del mobile gaming in proporzione alla spesa totale passerà dal 13,8% del 2011 al 17,4% del 2015.

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