È stata un’edizione intensa e vivace quella del Festival dello Sport che si è appena conclusa a Trento, dal 10 al 13 ottobre. Un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione e pensata per approfondire lo sport nella sua accezione più ampia, attraverso un ricco programma di interviste, dibattiti, tavole rotonde e workshop, con l’idea di raccontare al pubblico un’altra grande storia di sport.
Tra queste storie, nel programma della rassegna, uno spazio è stato riservato anche al fenomeno delle IPTV illegali e alla fruizione di eventi sportivi live tramite piattaforme di streaming pirata. Ne hanno parlato insieme, intervenendo ad una tavola rotonda dedicata, Federico Bagnoli Rossi (Segretario Generale FAPAV), Luigi De Siervo (AD Lega Serie A) e Roberto Scrivo (Public Affairs & Institutional Communication Director Sky).
“Il fenomeno della visione illegale di eventi sportivi è dilagante”, ha esordito Scrivo, sottolineando l’importanza di aver dato spazio all’argomento nell’ambito di un evento così importante come Il Festival dello Sport.
“I numeri sono preoccupanti. L’ecosistema digitale fornisce un’opportunità, in questo caso, “malata”. Oggi la pirateria dei prodotti audiovisivi sportivi è l’unica pirateria in costante crescita”, ha dichiarato poi Bagnoli Rossi durante il suo intervento.
“La FAPAV, oltre all’impegno costante in attività legali e di enforcement per arginare il fenomeno, da alcuni anni è infatti impegnata anche nello studio della pirateria in Italia. L’ultima ricerca FAPAV/Ipsos comprende, in particolare, un approfondimento dei dati sul fenomeno delle IPTV e della pirateria di eventi sportivi live. “I pirati” hanno un’unica finalità: guadagnare!”, ha continuato il Segretario Generale FAPAV.
La stessa percezione dei rischi collegati alla pirateria e dei danni che essa provoca al settore è una questione su cui FAPAV insiste nella sua azione di contrasto al fenomeno dello streaming illegale. “1 persona su 3 in Italia accetta la scorciatoia di un contenuto rubato. Stiamo iniziando a punire le “multinazionali del crimine” che rubano i contenuti e quelle che distribuiscono” ,ha commentato Luigi De Siervo.
L’incontro, moderato dal giornalista Marco Iaria (La Gazzetta dello Sport), ha permesso di analizzare lo scenario attuale italiano, senza trascurare le modalità per contrastare il fenomeno della visione illegale di contenuti sportivi su più livelli. Il dibattito è stato infatti occasione di approfondimento puntuale su un tema così importante per l’industria e per l’intero settore audiovisivo, costituendo altresì un momento importante per aprire un confronto insieme ad una vasta platea di pubblico e di esperti di settore.