COMUNICATO STAMPA
“Forte preoccupazione e contrarietà ha manifestato l’Agis verso una liberalizzazione incontrollata del regime di apertura delle sale cinematografiche, contenuta nel decreto sulle semplificazioni, che demanda alle regioni solo poteri di vincoli di carattere urbanistico“. Lo dice il presidente Paolo Protti, a seguito dell’incontro con il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, svoltosi ieri a Roma.
All’incontro con il ministro Ornaghi, a cui hanno partecipato i direttori generali dello Spettacolo dal Vivo, Salvatore Nastasi, e del Cinema, Nicola Borrelli, erano presenti per l’Agis, con il presidente Paolo Protti e il vicepresidente Maurizio Roi,Francesca Bernabini, Antonio Buccioni, Lionello Cerri, Sergio Escobar, Massimo Gemini, Carmelo Grassi, Luigi Grispello, Alfonso Troiano.
L’Agis ha altresì posto al ministro una serie di domande “politiche”: il governo intende proporre interventi strutturali nel settore dello spettacolo e della cultura? Quale indirizzo il ministro per i Beni Culturali ha nei confronti delle leggi giacenti in Parlamento? Saranno quanto meno mantenute le risorse, benché inadeguate, del Fondo unico per lo spettacolo? Quale futuro legislativo ed economico si prefigura per le fondazioni lirico-sinfoniche?
Manifestato apprezzamento per l’attenzione allo spettacolo dimostrata dal ministro L’Agis lo ha altresì sollecitato a sostenere una serie di misure “tecniche”, molte delle quali a costo zero per l’Erario, già presentate e che si auspica siano inserite nei decreti attualmente all’esame del Parlamento.
“Condivisione – afferma il presidente dell’Agis, Protti – è stata espressa dal ministro Ornaghi verso molte delle proposte che gli sono state sottoposte. Confermato il livello del Fus per il triennio 2012-2014 a quota 411 milioni di euro, la stessa del 2011, il ministro ha inoltre condiviso la possibilità di trovare risorse aggiuntive attraverso strumenti di defiscalizzazione, in sinergia con altri ministeri. Inoltre, se sarà trovata la copertura per la legge per lo spettacolo dal vivo, attualmente all’esame della VII Commissione della Camera, al MiBAC si pensa di inserire molte delle nostre proposte ‘tecniche’ in questo strumento normativo“.
Tra le proposte ‘tecniche’ avanzate dall’Agis: la cessione del credito d’imposta alle sale per il tax-credit digitale; l’ampliamento del numero dei componenti degli organi delle istituzioni culturali e una norma riguardante i loro compensi; norme del ‘decreto buttafuori’ per la musica popolare contemporanea; norme riguardanti il diritto d’autore sui contributi ordinari alle attività di spettacolo; semplificazione delle procedure autorizzative per i cittadini extra-comunitari impiegati nei circhi equestri e spettacolo viaggiante; riconoscimento e definizione legislativa dei parchi permanenti di divertimento; armonizzazione del regime IVA per l’esercizio cinematografico.
Un’istanza particolarmente importante sottoposta al ministro è quella riguardante l’Enpals, l’istituto previdenziale dei lavoratori dello spettacolo che il decreto cosiddetto ‘Salva Italia’ ha soppresso attribuendo le relative funzioni all’Inps. L’Agis ha sottolineato l’importanza di utilizzare il significativo patrimonio dell’Ente per interventi a sostegno di tutte le categorie dello spettacolo e ha chiesto che l’Associazione sia chiamata a fare parte del nuovo Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps che sostituirà quello dell’Enpals.
Conclusivamente, l’Agis ha formulato al ministro la richiesta di sviluppare una sinergia con altri dicasteri, in primis quelli dello Sviluppo Economico, del Welfare e dell’Istruzione, al fine di concretizzare un tavolo di confronto dove il MiBAC rappresenti la parte attiva e proponente per ampliare le possibili risorse da destinare allo spettacolo e per intervenire sugli strumenti normativi, come la defiscalizzazione e gli ammortizzatori sociali.
In particolare, in materia di rapporti con il dicastero dell’Istruzione, il ministro Ornaghi ha sollecitato l’Agis a presentargli delle proposte riguardanti la formazione degli studenti su cinema e teatro, da valutare insieme. Il presidente dell’Agis ha a sua volta sottolineato che il settore dello spettacolo occupa in modo prevalente forza lavoro giovanile e che quindi il suo sviluppo ha una forte rilevanza sociale.