SONY: Kazuo Hirai è il nuovo CEO

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Il 2011 è stato probabilmente l’anno nero della Sony Corporation, con perdite elevate un po’ in tutti i settori, tranne la divisione video giochi e la Sony Pictures, a cui si sono sommati altri eventi molto rilevanti come la svalutazione dello Yen in piena crisi economica globale, il devastante attacco informatico al network Sony Playstation e le alluvioni in Thailandia che hanno causato una forte riduzione delle forniture di componenti base.

 

Per tutti questi motivi e per la necessità di un riordino in termini di management, che risulti deciso e orientato a ristabilire la posizione della grande aziende giapponese sui principali mercati mondiali, è arrivata oggi la notizia della nomina a nuovo amministratore delegato e presidente di Sony Corporation di Kazuo Hirai. A partire dal prossimo 1 aprile, infatti, l’americano Howard Stringer non sarà più CEO dell’azienda, lasciando l’incarico a colui che fino a ieri è stato vice-presidente esecutivo di Sony Corporation e presidente del Consiglio di Amministrazione di Sony Computer Entertainment. Un professionista, lo dipingono i media, che per anni ha seguito con fermezza il mercato entertainment e video game di Sony, determinando il successo indiscusso delle console per video giochi della famiglia Playstation.

 

Il suo ruolo sarà ora più delicato e sicuramente più difficile, perché Stringer ha lasciato la Sony nelle condizioni di un enorme carrozzone che non sembra più in grado di mantenere il passo dei rivali Google ed Apple. Nel 2011 le perdite hanno sfiorato gli 800 milioni di euro e mr ‘Kaz’, come viene amichevolmente definito dai colleghi, ha da subito messo in chiaro quelle che saranno le priorità per l’azienda: “Dobbiamo tornare a crescere nel business dell’elettronica di consumo e della televisione, aumentando il tasso di innovazione tecnologica per estendere i nostri interessi anche ad altri settori strategici rafforzando quelli in cui già siamo posizionati. Abbiamo fondamenta abbastanza stabili per reggere la pressione dei mercati e per garantirci un rilancio deciso nel settore dei servizi connessi all’entertainment“. 

 

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