La piattaforma di Gaming online Stadia e’ pronta. Questo 19 Agosto Google ha infatti confermato che il servizio sarà lanciato a novembre in 14 paesi: USA, Canada, UK, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia.
Una mossa importante questa per Google che avrà così accesso ad un mercato da 135 miliardi l’anno che si prevede raggiungerà addirittura i 300 miliardi entro il 2025.
Ma quella di Google non e’ semplicemente una strategia di business ma piuttosto il tentativo (probabilmente riuscito) di trasformare il mondo dei videogiochi da esperienza locale ad esperienza digitale.
Invece di acquistare un gioco in un qualche negozio o scaricarlo su delle console, gli utenti di Stadia potranno infatti giocare attraverso il solo streaming dei contenuti; una sistema estremamente simile a quella che oggi ci permette di vedere film su Netflix.
Una vero e proprio tentativo di golpe nell’attuale industria a cui parteciperanno diversi importanti editori, tra cui Ubisoft, Bethesda, Electronic Arts, Take-Two Interactive Software e Warner Bros. L’accesso ai giochi via digitale promette infatti di ingrandire in maniera esponenziale il mercato dei videogiochi togliendo il controllo dalla mani di distributori quali Sony o Nintendo.
Consentendo di giocare praticamente tramite qualsiasi schermo infatti – TV, PC, laptop, telefono o tablet – Stadia rimuovera’ la necessità di dover acquistare una console o un’apposita scheda grafica; con soli 10$ al mese gli utenti di Stadia avranno accesso illimitato ad un’intera libreria di giochi con una qualità dell’immagine HDR 4K e un ‘audio dolby surround 5.1. Un prezzo decisamente modico se paragonato al costo delle console di oggi (generalmente tra i 500 e i 1000 dollari).
Nonostante tutto questo, la reazione dei giocatori davanti a Stadia è stata finora mista e non priva di riserve. Oltre infatti ad una normale lealtà verso le piattaforme di gioco esistenti (i fan di Xbox e PlayStation hanno una fede molto simile ai tifosi delle squadre di calcio verso la loro console), molti giocatori temono che l’esperienza di gioco streaming non sara’ mai cosi’ reattiva come quella su un Xbox o una PlayStation. Una paura legittima date le prestazioni internet di oggi ma che dovrebbe essere superata dall’avvento del 5G e delle incredibili performances che questo sembra promettere.
Prova ne e’ il fatto che Google non e’ l’unica azienda che sta investendo verso lo streaming digitale di videogiochi. Electronic Arts, ad esempio, ha già pubblicato un prototipo del proprio servizio di streaming nel 2018 e Sony già offre il servizio Playstation Now, un piano di accesso immediato ai proprietari di PlayStation ad una libreria di 650 giochi (per lo più
vecchi, titoli di catalogo) per soli $99 all’anno. “La storia suggerisce che una volta che ci si può spostare sulla rete, non si torna indietro “, afferma Phil Harrison, VP di Google e a capo del progetto Stadia. “Oggi si vendono ancora vinili, ma la maggior parte della musica è venduta attraverso i servizi digitali. Una volta che inizieremo a creare giochi per la rete, creeremo una forma completamente nuova di intrattenimento da cui non potremmo tornare indietro “.
Quello che Harrison suggerisce, infatti, e’ che l’avvento dello streaming nel settore dei videogiochi non significherà semplicemente un cambiamento nella relazione tra consumatori e produttori, ma una rivoluzione del prodotto stesso.
E considerando la tendenza di Google ha rivoluzionare i settori in cui si inserisce (cercare su Internet era un’esperienza completamente diversa prima dell’avvento del completamento automatico, tradurre lingue straniere era un processo complesso e dispendioso prima di Google Translate) quella di Harrison sembra il tipo di promessa che verrà mantenuta.