Fondo Pensioni SIAE, i vertici ascoltati alla Camera sulla vicenda del patrimonio immobiliare

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Soddisfatti per l’audizione in Commissione Cultura, subcommissati e dg hanno discusso anche delle prospettive della gestione del diritto d’autore

Italia


Gaetano Blandini

I Sub Commissari della SIAEMario Stella Richter e Domenico Luca Scordino, insieme  al Direttore Generale Gaetano Blandini esprimono soddisfazione per l’audizione tenuta presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, alla quale martedì scorso era già stata consegnata copiosa documentazione  relativa, da un lato, alla vicenda riguardante il patrimonio del Fondo Pensioni della SIAE e, dall’altro, più  complessivamente all’attività svolta nei primi nove mesi di gestione commissariale.

 

Nel corso dell’audizione sono stati toccati molti dei principali profili riguardanti la Società e più in generale le prospettive della gestione del diritto d’autore. 

La Società Italiana Autori ed Editori ha inoltre espresso l’auspicio che il canale di comunicazione con le Commissioni parlamentari competenti possa rimanere costantemente attivo al fine di consentire il massimo approfondimento delle questioni riguardanti la Società.

 

La Commissione Cultura è stata infine informata della circostanza che la gestione commissariale ha dato mandato ai legali della Società di promuovere azioni di responsabilità nei confronti dell’ex Direttore, Eugenio Truffa Giachet, e degli organi del Fondo in relazione alla passata gestione del Fondo stesso, in ragione della quale la SIAE ha dovuto far fronte con oltre 230 milioni di euro. Nella richiesta di risarcimento la SIAE chiederà altresì al giudice civile di valutare la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica al fine di accertare la sussistenza di ogni altro possibile profilo di responsabilità.

 

In merito all’azione aperta dalla Procura della Repubblica sulla cessione del patrimonio della società a due fondi immobiliari Aida e Norma attraverso la Sorgente Group, Blandini ha spiegato: “Ci risulta che ci sia, da parte della magistratura, solo una informativa, nessuna inchiesta in corso. Siamo comunque pronti a fornire ogni tipo di documentazione e informazione“.

La Procura di Roma intende vederci chiaro sugli immobili della Siae nella capitale (tra cui sei palazzi del Fondo Pensioni); il Procuratore aggiunto, Alberto Caperna al momento non ha iscritto nessuno nel registro degli indagati e non ci sono ipotesi di reato. Sarà il Nucleo di polizia tributaria di Roma a verificare la regolarità dell’operazione. Secondo quanto denunciato dai sindacati che rappresentano i dipendenti e i pensionati della Siae, gli immobili varrebbero molto di più del prezzo a cui sarebbero stati ceduti: 463 milioni contro 260 milioni.

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