Italia
Per il Governo Monti, è questa la ricetta per l’Agenda digitale italiana: eGovernment, eCommerce e Smart communities. E ancora, Alfabetizzazione informatica, Ricerca e Investimenti, Infrastrutture e Sicurezza. Sono questi, infatti, i sei assi su cui si articolerà l’Agenda digitale italiana, attraverso altrettanti gruppi di lavoro.
Ieri pomeriggio si è insediata la cabina di regia che avrà il compito di accelerare il percorso di attuazione dell’agenda in raccordo con le strategie europee, predisponendo una serie di interventi normativi da attuare tra marzo e giugno prossimi. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, i ministri Corrado Passera (Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti), Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) e Francesco Profumo (Istruzione, Università e Ricerca). Presenti, inoltre, il sottosegretario all’Editoria Paolo Peluffo e i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Coesione Territoriale.
I sei gruppi di lavoro, suddivisi in base ai principali obiettivi della strategia, agiranno in raccordo diretto con i ministri. Come spiega una nota del Miur, “ognuno di essi sarà coordinato dai referenti del ministero che sarà maggiormente coinvolto, per quel determinato tema, ma vedrà la collaborazione di tutti gli altri dicasteri che partecipano alla cabina di regia. Inoltre, potranno partecipare anche esponenti di altri ministeri. In aggiunta, saranno organizzati gruppi di lavoro tematici che coinvolgeranno, di volta in volta, i principali attori del settore. Sia pubblici che privati“.
Nello specifico, i sei gruppi di lavoro riguardano:
- Infrastrutture e sicurezza, coordinato dal Mise
- eCommerce, coordinato dal Mise e dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri
- eGovernment e Open data, coordinato da Miur e Mfp
- Alfabetizzazione informatica, coordinato da Miur e Mfp
- Ricerca e investimenti, coordinato da Miur e Mise
- Smart Communities, coordinato da Miur e Ministero della Coesione
Ciascun gruppo di lavoro dovrà, preliminarmente, censire le iniziative in corso. Quindi recepire l’Agenda europea, individuare le migliori pratiche, ricostruire una visione strategica, definire il quadro finanziario di riferimento, predisporre le azioni normative e progettuali e valutare le relative ricadute.
Il Governo cerca di muoversi in fretta e ci sono già delle reazioni positive; ovviamente la massima attenzione è quella che stanno dimostrando soprattutto le imprese dell’ecosistema ICT. Il decreto semplificazioni, approvato lo scorso 27 gennaio, prevede, tra le altre cose, una serie di azioni per imprimere un’accelerazione all’Agenda digitale italiana. La cabina di regia è stata istituita senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di concerto con il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il ministro dell’Economia e delle finanze. La cabina di regia coordinerà gli interventi pubblici di parte di regioni, province autonome ed enti locali perseguendo l’obiettivo prioritario della “modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali innovativi, a potenziare l’offerta di connettività a larga banda, a incentivare cittadini e imprese all’utilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacità industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi“.