Online il nuoto Report del ministero dello Sviluppo economico sulle startup innovative relativo al secondo trimestre 2019. A metà dell’anno in corso, sono 2.407 le startup innovative avviate grazie a una modalità di costituzione digitale e gratuita, 263 unità in più rispetto al dato registrato alla passata rilevazione (fine marzo 2019), con un aumento di circa il 10%.
La dodicesima edizione del Rapporto, pubblicato dal ministero, in collaborazione con Unioncamere e Infocamere, ci dice anche che l’esenzione dall’atto notarile consente un risparmio medio sui costi d’avvio stimato in circa 2mila euro.
Grazie a questa misura, operativa a partire dal luglio del 2016, gli imprenditori innovativi italiani possono costituire la propria startup secondo una modalità interamente digitalizzata, con il supporto tecnico della propria Camera di Commercio (CCIAA) o in totale autonomia.
In termini geografici, si rileva una forte presenza di startup innovative in tre regioni principalmente, Lombardia (27,2%), Veneto (11,6%) e Lazio (10,2%), che ospitano insieme quasi il 50% delle imprese costituite online.
Più staccate Campania, Sicilia ed Emilia Romagna.
Milano si conferma il principale polo per le startup innovative italiane, rappresentando da sola il 16,6% di tutte le aziende create digitalmente.
La modalità online, si legge in una nota del ministero, è stata scelta da poco meno di 4 startup su 10 costituite in Italia nell’ultimo anno, in lieve crescita in questo trimestre (37%, rispetto al 35,4% degli ultimi 12 mesi).
Tuttavia, la variabilità territoriale è molto elevata, con notevoli scostamenti rispetto al dato nazionale. Paradigmatico il caso della Sardegna, in cui quasi l’80% delle startup innovative ha optato per la modalità online: tutte e 10 le startup avviate a Sassari nell’ultimo anno sono state costituite digitalmente, mentre Oristano rimane l’unica provincia in cui la procedura non è stata mai utilizzata.