Con Open Fiber la trattativa va avanti, con Sky è stato siglato un accordo, che consente anche di vedere su TimVision 7 partite su 10 in esclusiva della serie A, e i ricavi nel semestre sono scesi del 3,4% a 9 miliardi. Ecco le novità emerse dal consiglio di amministrazione di Tim che si è tenuto ieri.
Tim-Open Fiber, prosegue la trattativa
Per la creazione di un’unica società della rete in fibra, il Cda di Tim ha confermato il mandato all’amministratore delegato Luigi Gubitosi “a proseguire nella trattativa” con Open Fiber e i suoi azionisti. Francesco Starace, ad di Enel che è socio paritetico con Cdp di Open Fiber, ha rilasciato dichiarazioni più concilianti rispetto a quelle espresse in passato sull’eventuale aggregazione o collaborazione con l’incumbent: “Tim sta studiando come mettere al lavoro le sinergie sulla fibra che possono esserci tra la propria rete e quella di Open Fiber”, ha detto Starace in conference call. “Ci sono molte strade: non abbiamo fretta e non siamo preoccupati, ma nei prossimi mesi queste strade saranno più chiare”.
Accordo Tim e Sky
L’accordo siglato tra Tim e Sky pone fine ad una disputa contrattuale nata alcuni anni fa. Nel dettaglio su TIM Box sarà disponibile la app dell’offerta di Sky “NOWTV – Ticket Sport”, che include i più importanti eventi sportivi italiani e internazionali di grande rilevanza, come le 7 partite su 10 in esclusiva della serie A. SkyUno, SkyTG24, SkySport24 e Sky ARTE saranno presenti anche nell’offerta TIMVISION. Questo tassello importante consentirà la realizzazione di un pacchetto di offerta TIMVISION che aggregherà e distribuirà anche i contenuti degli altri partner di TIM: Discovery, Mediaset, Netflix, Amazon Prime ed Eurosport.
I ricavi del Gruppo
Quanto ai conti del semestre – approvati all’unanimità – i ricavi sono scesi del 4,4% a 8,99 miliardi, con una riduzione “organica” del 3,4% “quasi interamente imputabile al traffico voce internazionale di Sparkle”, si legge nella nota di Tim. L’Ebitda è aumentato dell’8,9% a 4,39 miliardi, grazie anche a partite non ricorrenti, “che beneficiano per 662 milioni dell’esito favorevole per Tim Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale, in parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti”.
Infine, da sottolineare, a testimonianza di un clima più collaborativo all’interno del board, che il neoconsigliere espresso da Vivendi, Frank Cadoret, è entrata a far parte del comitato strategico.