COMUNICATO STAMPA
Avviato dal Consiglio regionale del Lazio l’esame della proposta di legge Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo, di iniziativa della Giunta e che proseguirà mercoledì 7 marzo. Nella relazione illustrativa, come riporta un documento pubblicato dal Giornale dello Spettacolo, l’assessore alla Cultura Fabiana Santini (Pdl) ha sottolineato che “lo spirito della legge è quello di superare la frammentazione degli interventi attraverso l’unificazione degli strumenti finianziari e operativi“.
“Infatti – ha sostenuto la Santini – nascono un Centro regionale ed un Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo. Il Centro sarà l’interlocutore in grado di fornire l’intera gamma di servizi e risposte agli operatori, mentre il Fondo sarà lo strumento di reale sostegno alle imprese che consentirà di abbattere il significativo gap di costi che oggi penalizza il Lazio, rappresenterà un incentivo per le società di produzione straniere a scegliere la nostra regione e favorirà la crescita del cinema indipendente‘.
Inoltre l’assessore ha tenuto a precisare, si legge sempre sul Giornale dello Spettacolo, che ‘il Centro regionale opererà in stretta collaborazione con Anica, Atp, Enpals e altri sindacati, secondo le direttive della Giunta e sentita la commissione competente e assicurerà ogni anno il monitoraggio degli interventi effettuati“. Favorevoli alla proposta di legge oltre ai rappresentanti del Pdl, l’Udc, per bocca di Francesco Carducci Artemisio: “La finalità della legge è quella di riformare, riordinare e rilanciare il comparto attraverso delle misure a sostegno dei produttori cinematografici e di tutti coloro che vi lavorano“.
Enzo Foschi (Pd) chiede ‘di chiarire meglio quali sono le funzioni del Centro, i tempi della sua costituzione e in quali rapporti sarà con la Giunta’. Per Giulia Rodano, invece, consigliere regionale di Italia dei Valori e membro della commissione Cultura della Regione Lazio, ‘la legge arriva in aula senza risorse per costruire il famoso Centro, che verrebbe finanziato con le stesse risorse previste quest’anno per tutte le attività di spettacolo e già tagliate del 60%, ovvero una vera e propria presa in giro, mentre le risorse riservate ai film sono già state spese per quelli girati nel 2011 e assegnati con un bando discutibile e dalla gestione assai oscura“.